Riconoscere e trasformare l’attaccamento
“Tutti noi abbiamo la tendenza ad affezionarci. Quando nasciamo, l’attaccamento a noi stessi è già presente. Un po’ di possessività e di attaccamento c’è anche nei rapporti affettivi più sani, ma se è in eccesso, entrambe le persone coinvolte soffrono.
Se un padre pensa che suo figlio sia una sua “proprietà” o se in una relazione una persona mantiene l’altra sotto il suo controllo, l’amore diventa una prigione e il flusso della vita è ostacolato. Senza consapevolezza, l’attaccamento diventa avversione.
Sia l’attaccamento che l’avversione portano alla sofferenza. Guardate in profondità per osservare la natura del vostro amore e il grado di attaccamento che esprime. Questo vi permetterà di cominciare a sciogliere i nodi.
I semi del vero amore sono già lì, dentro noi. Guardando in profondità, i semi della sofferenza e dell’attaccamento si ritirano, i semi positivi crescono e si giunge a un amore ampio e onnicomprensivo”.
Questo brano di Thich Nhat Hanh dal libro “Connettersi in consapevolezza”, ci aiuta a riflettere su quanto attaccamento possiamo avere alle altre persone.
Qualche anno fa ero molto dipendente dal giudizio di alcune persone a cui ero legata. Mi capitava di essere gelosa se ricevevo poche attenzioni da qualcuno che per me era un punto di riferimento.
Diventando più amorevole nei miei confronti, ho meno bisogno dell’approvazione degli altri, le persone a me care continuano ad essere molto importanti, ma non è un dispiacere se loro hanno altre cose da fare che non stare mia compagnia.
Sono felice che gli altri abbiano una buona vita e questo riesco a pensarlo serenamente perché sono libera dal dover essere considerata dagli altri. Proviamo ad auto osservarci per vedere com’è il nostro amore nei confronti degli altri, se è un amore libero o è legato ad un interesse.
Tutti noi diventiamo opportunisti quando ci sentiamo bisognosi di amore, perché non siamo in grado di dare quell’amore a noi stessi. Nel momento in cui noi riusciamo a volerci bene in modo incondizionato, trascorreremo dei bei momenti insieme agli altri, ma staremo bene anche da soli e riusciremo a provare momenti di felicità, senza far sentire gli altri in colpa se fanno qualcosa senza di noi e viceversa.
Alla prossima istantanea.