La natura del desiderio e della felicità.
“Gran parte della nostra sofferenza dipende dalle nostre percezioni e dai nostri desideri. Ogni volta che non otteniamo quello che vogliamo, soffriamo. Ma la verità è che a volte otteniamo davvero quello che vogliamo, eppure soffriamo ancora di più.
Forse non è come ce lo eravamo immaginato, non ha l’effetto che cercavamo, oppure nella nostra vita qualcos’altro cambia in peggio. A volte dopo aver ottenuto ciò che pensavamo di volere, non ci sembra più importante e vogliamo qualcos’altro.
Tendiamo a pensare alla felicità in termini di fama, potere, ricchezza. Ma sappiamo che desiderare cose del genere può portare molta sofferenza. Quindi la nostra comprensione della felicità deve cambiare molto.
Se coltiviamo la pace interiore, sorgeranno chiarezza, compassione e coraggio. Dobbiamo guardare in profondità per vedere la vera natura dell’oggetto del nostro desiderio. Quando lo riconosceremo chiaramente, perderà il suo fascino e noi saremo liberi”.
In questo brano dal libro “Vedere in consapevolezza“, Thich Nhat Hanh descrive come anche il desiderio ci può creare sofferenza, perché ci ritroviamo ad inseguire sempre qualcosa.
Pensiamo che una volta che avremo quel determinato oggetto saremo felici, ma poi ci capiterà di riuscire a possedere quell’oggetto, ma non saremo lo stesso felici. Quindi ci ritroveremo ad inseguire ancora altri oggetti del desiderio. Nel momento però in cui inseguiamo questi desideri, non siamo liberi, posticipiamo la nostra felicità a chissà quando, non vivendo pienamente il presente.
Focalizzarsi sulle soluzioni e sulle possibilità
Qualche anno fa, mi sarebbe stato difficile comprendere questo brano, ero convinta che se avessi guadagnato molti soldi, sarei stata più serena e appagata. Non mi sarei dovuta preoccupare del futuro.
Con il tempo ho capito che quella convinzione proveniva dal modo di pensare che avevo ascoltato fin dall’infanzia nella mia famiglia. Tutti molto presi dai problemi e dalle difficoltà, spesso sentivo frasi come “non ce la faremo”, pensieri legati più alla preoccupazione che alla fiducia.
Negli ultimi anni, grazie anche alla meditazione, ho imparato ad osservare la vita da un punto di vista della pienezza, mi focalizzo su ciò che realizzo in modo soddisfacente, più che su quello che mi manca. Al posto di focalizzarmi sui problemi, mi focalizzo sulle possibilità.
Poco per volta, a forza di vedere le possibilità, mi sembra che si stia realizzando tutto ciò che negli anni ho desiderato.
Ho sempre desiderato vivere al mare e ora lo sto facendo quattro giorni su sette, desideravo ridurre le ore di lavoro, anche se mi sembrava difficile dovendo far fronte alle spese, come molti di noi, e ho trovato delle soluzioni che prima non mi sarebbero mai venute in mente.
Infatti quando non ci facciamo risucchiare dalle problematiche, ma ci concentriamo sulle possibilità, riusciamo a trovare le soluzioni.
Concentrarsi solo sul possesso di un oggetto del desiderio, senza vivere la vita captando tutti quei segnali che ci possono far realizzare la vera felicità, ci potrà far perdere delle possibilità. Più vedremo ostacoli alla nostra felicità e più questi arriveranno, perché la nostra attenzione è sui problemi e non sulla loro soluzione.
Alla prossima istantanea.