Ritorno oggi sull’argomento dell’esperienze di premorte, per leggere dal libro di Raymond A. Moody, che s’intitola “La luce oltre la vita”, una delle tante testimonianze da lui raccolte, intervistando moltissime persone.
In molte di queste interviste le affermazioni dei pazienti sono state confermate dai presenti, spesso dai medici stessi che dichiaravano di aver effettuato le azioni descritte. Singolare il caso di un paziente che al ritorno dall’esperienza di premorte dice al medico di non preoccuparsi per il tamponamento avuto al mattino.
Capacità telepatiche durante l’esperienza di premorte
In questo caso il paziente è stato testimone dei pensieri del medico, non solo di quello che ha visto. Il medico, incredulo, ha confermato i pensieri fatti.
In un’altra istantanea ho raccontato la testimonianza di Anita Moorjani che al ritorno dall’esperienza ha detto ai medici che il tumore sarebbe regredito e così fu. Sembra che queste persone, durante l’esperienza, acquisiscano poteri particolari.
“Ero gravissimo, in punto di morte per dei problemi di cuore e contemporaneamente, in un altro reparto dell’ospedale, mia sorella stava morendo di coma diabetico.
Lasciai il mio corpo e mi spostai in un angolo della stanza, da dove vedevo tutto dall’alto. Improvvisamente mi trovai a chiacchierare con mia sorella, che si trovava lassù insieme a me e alla quale ero molto legato. Eravamo nel pieno di una bella conversazione su quel che accadeva laggiù, quando lei cominciò ad allontanarsi.
Cercai di seguirla ma lei continuava a dirmi di restare dov’ero. Non è la tua ora, mi disse, non puoi venire con me perché non è ancora il momento e cominciò a retrocedere lungo un tunnel lasciandomi solo. Quando mi svegliai dissi al medico che mia sorella era morta, dapprima negò, ma poiché insistevo, mandò un’infermiera a controllare, come ben sapevo mia sorella era morta”.
L’esperienza che racconta questo paziente, non può essere definita un’allucinazione o un brutto sogno, perché la realtà può confermare quello che questi pazienti riportano. Sono tantissime le testimonianze.
Moody scrive: “Un elemento comune a tutte le esperienze di premorte, è che esse trasformano le persone che le hanno avute. In vent’anni di intensi rapporti con questi soggetti, non ne ho ancora trovato uno che a seguito dell’esperienza non abbia avuto una trasformazione profonda e positiva”.
La revisione della vita durante l’esperienza di premorte
Molti trasformano la loro vita e decidono di vivere in più modo amorevole:
“Uno degli esempi più sorprendenti di crescita personale, attraverso l’esperienza di premorte, è il caso di un uomo che chiamerò Nick, era un artista della truffa e un assoluto criminale, che aveva fatto di tutto, dal frodare le vedove, allo spacciare droga.
Attraverso i delitti Nick aveva raggiunto il benessere, aveva belle automobili, abiti eleganti, case, senza problemi di coscienza che lo turbassero. Poi la sua vita cambiò. Giocava a golf in una giornata grigia quando, improvvisamente, scoppiò un temporale.
Prima che riuscisse a uscire dal campo, fu colpito a morte da un fulmine. Prima si librò al di sopra del proprio corpo, quindi si ritrovò ad attraversare velocemente una galleria buia, verso un punto luminoso. Alla fine emerse in uno splendido scenario pastorale, dove fu accolto da parenti e da altri che brillavano come lanterne.
Incontrò un essere di luce che oggi descrive come Dio, il quale lo guidò benevolmente nella revisione della sua vita. Egli rivisse tutta la vita, non solo vedendo le proprie azioni in tre dimensioni, ma vedendo e sentendo gli effetti di queste azioni sugli altri.
Quell’esperienza trasformò Nick, in seguito, durante la convalescenza in ospedale, sentì tutto l’effetto di quell’esame della propria vita. Con l’essere di luce aveva conosciuto l’amore puro. Sentiva che, quando fosse morto davvero, avrebbe dovuto sottoporsi nuovamente all’esame della vita, e che tale operazione sarebbe stata molto imbarazzante, se non avesse fatto tesoro del primo esame. Adesso Nick vive ogni momento della vita pensando che un giorno dovrà ripetere quell’esame”.
Credo che Nick abbia cambiato il suo modo di vivere, principalmente per due motivi: uno per la sensazione di aver percepito l’amore puro e quindi, quando si fa un’esperienza del genere, si vuole continuare a vivere nell’amore il più possibile. Secondo, contattare il dolore che aveva provocato agli altri, gli ha fatto capire le reali conseguenze delle sue azioni e quanto distanti erano dagli effetti dell’amore.
Anche queste testimonianze ci dicono che vivere nell’amore e nella gentilezza è qualcosa che ci rende felici.
Alla prossima istantanea.