Quello che è cambiato nella mia vita, grazie alla meditazione, è che ho imparato a connettermi con me stessa. Ogni volta che medito riesco a non sentire il chiacchiericcio della mia mente, che giudica costantemente e, al contrario, sento un senso di pace e di amore per me stessa e per tutti gli esseri viventi.
Grazie alla meditazione, ho imparato a non dare sempre ascolto alla mente e ad essere presente nell’adesso durante le esperienze in cui i miei sensi vengono appagati come, ad esempio, nella visione di un bel panorama, nell’ascolto di musiche bellissime, gustando dei piatti prelibati, nel contatto fisico e negli abbracci.
Finalmente ho capito che appoggiarmi così tanto alla mente, mi impediva di godere e di gioire di tanti momenti della vita.
Meditare per guarire e prenderti cura di te stesso
La mente automatica non ha fiducia, ha tante paure e soprattutto non è presente nell’adesso, ma rimugina nel passato o si preoccupa di qualcosa del futuro.
Mentre solo vivendo intensamente il nostro presente possiamo sentirci vivi e seminare per il nostro futuro.
Ad esempio, quando decidiamo di prenderci cura di noi stessi, questo lo possiamo fare nel presente. Una frase tipica dei miei pazienti è: “da domani smetto”… di mangiare troppo, di bere troppo, di controllare il cellulare, il fidanzato ecc…
L’inizio del prendermi cura di me può solo iniziare nell’adesso.
Qui e ora: uscire dal dolore
Ora posso decidere di non mangiare quel biscotto che mi piace tanto, non da quando andrò a ritirare la dieta, che poi non riuscirò a seguire per mille motivi che mi racconterò. Mangiare spesso e in modo compulsivo non è nutrimento, è riempire un vuoto. Nel momento in cui sono presente posso scegliere di non passare all’atto, perché io non ho una fame reale.
Ora posso non andare a vedere cosa posta il mio ex fidanzato.
Ora posso decidere di fare una bella passeggiata all’aria aperta con un’amica, invece di stare davanti al telefonino.
Ora posso non comprarmi quella gonna, sapendo poi di non riuscire a pagare tutte le bollette.
Ne “Il potere di adesso”, Eckhart Tolle ci spiega come trovare la via d’uscita dal dolore lasciandoci andare al presente senza più restare ancorati al passato o proiettati verso le preoccupazioni sul futuro. Nell’adesso, nel presente i problemi non esistono perché scopriamo di essere perfetti e integri, nulla ci manca.
Questa società, a mio parere molto appoggiata sulla mente automatica – sull’Ego come lo definirebbe Eckart Tolle – ci spinge ad appagare i nostri bisogni tramite l’acquisto di beni. Una volta però che abbiamo comprato il nostro ultimo oggetto, dopo pochi giorni siamo nuovamente insoddisfatti e puntiamo ad acquistarne un altro. Purtroppo con questa modalità difficilmente potremo sentirci completi.
Conosci te stesso: il dolore e l’Ego
Tolle scrive: «Un aspetto del dolore emotivo che è parte integrante della mente Egoica è un radicato senso di mancanza o incompletezza, di non integrità… si può manifestare attraverso la sensazione persistente di non essere abbastanza bravi o degni… Oppure verrà avvertita come un’intensa brama desiderio o bisogno…
In entrambi i casi le persone spesso cercano compulsivamente una gratificazione dell’Ego con cose con cui identificarsi per riempire quel vuoto. Così fanno di tutto per ottenere beni, denaro, successo, potere, riconoscimenti o una relazione speciale, così possono sentirsi meglio con se stessi più completi. Ma una volta raggiunte tutte queste cose scoprono ben presto che il vuoto è ancora lì incolmabile».
Consiglio di leggere questo libro perché ci aiuta a vedere quanto vivere nel qui e ora possa essere liberatorio e possa renderci più gioiosi.
Alla prossima istantanea …