Questa domanda dovremmo farcela spesso: la riflessione mi è stata stimolata da una conversazione con una conoscente, affranta per le parole che un amico, con cui aveva appena iniziato una relazione, le aveva rivolto.
Lui probabilmente non era ancora pronto, si è sentito invadere dalle sue attenzioni e ha reagito in malo modo, le sue parole hanno attivato in lei un pensiero che le ha creato sofferenza, il pensiero di non essere in grado di trovare qualcuno che la consideri come vorrebbe.
Per aiutarla le ho chiesto di pensare a quanta considerazione lei dà a se stessa e, riflettendo, ha elencato una serie di motivi per cui non ritiene di valere abbastanza.
Il problema è che avendo questa opinione di sè, attira persone che non sono in grado di farla sentire amata, perché rispecchiano il suo pensiero.
Sforzarsi per farsi amare
Sembra che sia qualcosa di molto difficile da comprendere e da ammettere, ma tante persone con cui parlo si “arrovellano” a pensare perché il partner non contraccambia il loro amore con le stesse attenzioni.
“Mi sono sempre sforzata tanto per farmi amare, ma nel momento in cui ho capito che dovevo lasciare andare le barriere che avevo inconsapevolmente alzato contro me stessa, che mi impedivano di sentire questo amore per me, ho percepito veramente il senso di libertà”. Tratto dal mio libro “Istantanee di Felicità”
La libertà è arrivata perché non mi toccano più le parole di cattiveria che qualcuno può eventualmente esprimere nei miei confronti, perché l’amore per me stessa mi protegge.
Per cui, quando ci sentiamo sofferenti e poco considerati, possiamo andare a vedere se le radici di questo dolore sono nello scarso amore per noi stessi, perché ci paragoniamo agli altri e seguiamo un ego che desidera conferme, invece di sentire l’amore per noi.
Deepak Chopra ha detto: “Il tuo compito non è di andare in cerca dell’amore, ma solo di osservare e trovare quelle barriere dentro di te che hai costruito contro l’amore”.
Alziamo infatti queste barriere perché non siamo in grado di abbracciare profondamente noi stessi, perché pensiamo di non valere abbastanza.
Alla prossima istantanea
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