Spesso proviamo insofferenza verso le persone che vivono con noi o che lavorano con noi, perché vorremmo fossero diversi e li vorremmo cambiare.
Magari li critichiamo aspramente, non ci va mai bene nulla di quello che fanno, con il risultato che essi si irrigidiscono e reagiscono con attacchi e critiche. Questo atteggiamento, di solito, porta le persone a chiudersi e a non mettersi in discussione.
Il vissuto al termine di queste discussioni è di sentirci inadeguati e incompresi. Difficilmente ci saranno dei cambiamenti positivi nelle nostre relazioni. Ricordiamoci che il cambiamento di una situazione parte dal nostro cambio di atteggiamento.
Noi abbiamo molto potere, ma siamo abituati ad aspettarci che il cambiamento che vogliamo arrivi dall’esterno, dagli altri. Le nostre relazioni sono dei sistemi e se cambiamo noi, cambieranno anche gli altri e soprattutto la nostra relazione.
Immagina di avere una concezione di te negativa, ti senti inadeguata. Al pensiero di entrare in una stanza dove c’è molta gente, avrai paura di essere criticata. Come affronterai la situazione con la paura di non piacere? Probabilmente avrai un atteggiamento rigido e sulla difensiva, per proteggerti dalle critiche che pensi gli altri facciano nei tuoi confronti.
Questo atteggiamento rigido ti porterà ad essere poco aperta e sorridente e quindi la risposta che riceverai dagli altri sarà dello stesso tenore. Probabilmente questo lo considererai come una conferma che tu non piaci.
Acquisiamo la consapevolezza che siamo anche noi co-creatori delle situazioni e del clima relazionale. Se ci rivolgiamo agli altri stando sulla difensiva e sorridendo poco, non potranno sapere che è perché abbiamo paura di non piacere, ma penseranno che sono loro a non piacerci e di non essere ben accetti.
Alla prossima istantanea