A volte ci capita di soffrire quando le persone hanno comportamenti o parole nei nostri confronti che noi giudichiamo in modo negativo. Nel tempo ho compreso che, spesso, quando ricevevo gesti che reputavo arroganti, le persone non davano gli stessi miei significati a quei comportamenti.
Ognuno di noi fa i conti con il proprio passato e con i propri vissuti diversi e, inoltre, può capitare che le persone si comportino in modo arrogante perché si sentono minacciate e non riescono a riconoscere se la minaccia arriva da fuori di loro o dal loro interno, dal loro giudizio.
Gli altri vogliono veramente ferirci?
Thich Nhat Hanh, nel libro “Amare in consapevolezza”, ci può aiutare a notare questi nostri pensieri e pregiudizi. “Le azioni degli altri sono il risultato della loro sofferenza personale, non l’esito di una qualche loro intenzione di ferirti, una percezione erronea può causare molta sofferenza, ecco perché ogni volta che abbiamo una percezione, dobbiamo chiederci se sia corretta.
Quando stiamo guardando il tramonto insieme agli amici siamo sicuri che il sole non sia ancora tramontato, eppure, uno scienziato potrebbe dirci, invece, che il sole che stiamo vedendo è solo l’immagine del sole di otto minuti prima, che sarebbe il fenomeno dovuto alla rifrazione dei raggi solari, attraverso l’atmosfera.
Nella vita quotidiana, siamo soggetti a migliaia di percezioni erronee come questa. La prossima volta che soffrirai con la convinzione che la tua sofferenza sia causata dalla persona che più ami, chiedi aiuto proprio a lei”.
L’autore ci suggerisce che può essere utile, per lenire la nostra sofferenza quando ci sentiamo feriti, chiedere all’altro se veramente ci voleva fare del male. Spesso tiriamo le nostre conclusioni senza chiedere all’altro il motivo dei sui comportamenti.
Potremo scoprire che l’altra persona non aveva quelle intenzioni o che il suo comportamento è una reazione ad un nostro agire a sua volta frainteso. Questa modalità ci permetterà di chiarirci e di ridurre la sofferenza di entrambi.
Il nostro obiettivo è vivere nella gioia e diventare consapevoli che non è la realtà che ci crea sofferenza, ma il modo in cui noi la interpretiamo giungendo a conclusioni spesso errate.
Alla prossima istantanea