Ognuno di noi ha il potere di cambiare la propria vita in meglio, ma quanti di noi sanno usare questo potere?
Se siamo identificati con pensieri di paura e controllo, che siamo ormai talmente abituati a fare da non rendercene neanche conto, non riusciamo a vedere questo potere.
Mi è capitato di parlare con persone che hanno avuto esperienze molto brutte: alcune di loro si sono rese conto che dall’esperienza fatta avevano imparato a conoscersi, altre hanno continuato a ripensare ai momenti brutti come vittime di una situazione che non dovevano vivere.
In situazioni analoghe vediamo due modi completamente differenti di reagire: nel primo caso vi è la capacità di collegare l’evento avverso a pensieri e comportamenti del passato, che si esprimono in modo ripetitivo e nocivo, di disidentificarsi da questi pensieri e provare a modificarli.
Nell’altro questa capacità non viene riconosciuta dalla persona e non c’è nessuna opportunità di comprendere e cambiare i meccanismi di pensiero, perché l’identificazione con questi pensieri è molto forte.
Ad esempio ci sono donne che hanno subito abusi e violenze dai loro compagni e si sono rese conto che già nella loro infanzia avevano assistito a comportamenti abusanti. Inconsapevolmente continuavano a mettere in atto alcuni meccanismi che attiravano situazioni analoghe a quelle che avevano visto.
Quando finalmente sono diventate consapevoli di questi meccanismi interiori, sono riuscite a cambiare il loro atteggiamento e non attirare più nelle loro vite quel tipo di esperienze spiacevoli.
Purtroppo quando le persone non attingono al loro potere di comprensione e di consapevolezza, rischiano di rimanere nel vittimismo e nell’impotenza per tutta la vita.
Diventare gli artefici della nostra vita
Sicuramente è impegnativo osservare i nostri pensieri, ma nello stesso tempo è liberatorio pensare che se proviamo a lasciare andare i soliti pensieri di paure e giudizi, la nostra vita può cambiare in meglio, potremo essere più felici solo grazie a noi stessi.
Un esempio viene dalle persone che aiuto a smettere di fumare: quando arrivano pensano che sia estremamente difficile eliminare 20 o 30 sigarette al giorno, ma poi, grazie a degli esercizi di consapevolezza che consiglio loro di fare, dopo qualche settimana riescono a diminuire il numero delle sigarette fumate senza troppo sforzo.
Qualcosa che sembrava impossibile, grazie al proprio impegno, improvvisamente diventa possibile, portando la persona a non aver paura di fallire, ad avere fiducia nelle sue capacità di riuscita.
All’inizio ci sembra complicato perché non siamo abituati ad essere presenti costantemente alle nostre azioni, ma con degli stratagemmi possiamo iniziare a vedere i nostri automatismi, riuscendo a interromperli e a scegliere un altro comportamento più sano e amorevole per noi.
Ad esempio, se siamo di cattivo umore, possiamo farci questa domanda: è successo qualcosa di grave nella nostra realtà o abbiamo dei pensieri e giudizi nella testa che ci portano ad avere paure e/o preoccupazioni per il futuro?
Se capiamo che il nostro stato d’animo dipende solo dai pensieri, possiamo decidere di lasciarli andare, perché nel momento presente non è successo nulla di quello che temiamo e magari non succederà mai.
Allora il nostro umore migliorerà immediatamente perché ci connettiamo con la realtà del momento presente, assaporiamo il vissuto di quel preciso momento, respiriamo a pieni polmoni, siamo vivi e soprattutto liberi di pensare che tutto andrà per il meglio.
Sentite quanta leggerezza? Solo decidendo di cambiare il tipo di pensieri che vogliamo fare.
Riconosciamoci il potere di cambiare il nostro stato emotivo, evitando di vivere in balìa di un pensiero automatico e miglioreremo la nostra vita.
Alla prossima istantanea.