Alcune ricerche hanno dimostrato che il nostro cervello è più sensibile a ciò che ci capita di negativo, piuttosto che a ciò che è positivo.
Questo fenomeno, definito negativity bias, serve per captare il prima possibile eventuali minacce alla nostra esistenza, ma in situazioni di normalità può bloccarci in stati d’animo perennemente disagevoli.
Facciamo un esempio sull’aspetto fisico, a volte capita di riscontrare in noi un difetto che gli altri non notano e di sentirci poco attraenti solo per quel difetto, mentre non diamo importanza a tutto il resto del nostro corpo, che magari è molto bello.
La stessa cosa vale per ciò che facciamo, spesso siamo preoccupati di non fare abbastanza bene ed amplifichiamo i nostri errori o siamo molto critici con gli altri, sottolineando i loro sbagli.
Se però siamo nella maggior parte del tempo più preoccupati per le cose negative, avremo più paura che le cose non vadano come noi vorremmo e metteremo in campo pensieri ed azioni di controllo.
Utilizzare il pensiero mindful, in cui accettiamo ciò che accade, senza fare paragoni o stare nelle aspettative, mi ha molto aiutata a modificare il mio atteggiamento nei confronti della vita.
Se vivo un momento che non gradisco, provo ad accettarlo comunque, sapendo che ho sempre il potere di modificare e migliorare la situazione appena mi sarà possibile, senza esprimere giudizi positivi o negativi.
Ruminare con i nostri pensieri
Quando formuliamo pensieri di paura e di controllo riguardo ad una situazione, siamo in uno stato che viene definito “ruminazione”: termine che descrive l’azione che fanno le mucche, mentre masticano ripetutamente il bolo.
Allo stesso modo, a volte, continuiamo a preoccuparci di un vissuto passato o di un’esperienza che dovremo affrontare nel futuro, senza notare tutti gli elementi positivi e tutta l’abbondanza che stiamo vivendo.
Questo “ruminare” ci può portare ad uno stato di ansia, se siamo costantemente preoccupati del futuro o di depressione, se invece stiamo in un continuo rimuginio su situazioni accadute nel passato.
Un modo per vivere in uno stato più felice è concentrarci sul nostro respiro e ricordarci di questo fenomeno del negativity bias.
Se ci ricordiamo che il nostro cervello nota maggiormente le cose negative che ci capitano, possiamo cambiare atteggiamento.
Questa consapevolezza ci può aiutare ad avere un certo distacco dai pensieri negativi, per liberarci da paure e ansie.
Alla prossima istantanea