Negli ultimi anni, poco per volta, sono riuscita a prendere consapevolezza che la mia sofferenza non derivava da gravi accadimenti nella mia vita. Credo di essere una persona privilegiata, ho sempre avuto un lavoro, buona salute e tante cose belle.
La maggior parte delle mie sofferenze quindi provenivano solo dalla mia mente.
La mia modalità di comunicazione quasi costante era quella della lamentela e del raccontare ogni evento cercando di capire perché l’altro faceva questo o quello.
Mi ricordo che, durante la mia prima relazione amorosa, alle amiche raccontavo quello che il mio lui mi aveva detto, interpretando e cercando conferme ai miei pensieri, che spesso non combaciavano con il mio sentire. Negli anni ho capito che la ricerca di amore all’esterno di me stessa, non è mai stato funzionale al mio benessere.
Il problema principale era che ho sempre dato poco amore a me stessa.
Cercare costantemente conferme
Se mi venivano fatti dei complimenti, pensavo di non meritarli, perché non pensavo a me in termini positivi.
Molti pazienti e amici mi dicono la stessa cosa e, ora che ho superato certe insicurezze, consiglio a tutti che questi pensieri, abituali per noi, vengano messi in discussione.
Nella nostra società, così competitiva, ci viene costantemente spiegato cosa fare per essere il miglior genitore, il miglior partner, per essere sempre all’ultima moda, per rimanere sempre giovani, magari grazie alla chirurgia estetica, ecc.., creando dentro di noi un costante paragone con l’esterno, che alla lunga crea sofferenza.
La maggior parte delle nostre sofferenze deriva dalla paura di non essere accettati dagli altri. Anche la persona più arrogante fondamentalmente è una persona insicura.
Dietro l’arroganza si cela il timore di non essere amato.
Sollevare le barriere che abbiamo contro l’amore
In una sua meditazione Deepak Chopra dice:
“Il tuo compito non è di andare in cerca dell’amore, ma solo di osservare e trovare quelle barriere, dentro di te, che hai costruito contro l’amore.
Lasciare andare le barriere è molto più facile che inseguire la perfezione. Inseguire qualcosa richiede sforzo. Lasciare andare non ne richiede. Di fatto lasciare andare è energizzante, inseguire qualcosa richiede sforzo.
Quando metti attenzione ai desideri del tuo cuore, che diventano evidenti con la meditazione, essi stessi ti guidano verso l’espressione più alta del tuo sé più profondo”.
Questo è quello che dovremmo fare: lasciare andare.
In passato ho fatto costantemente pensieri sul perché l’amore che davo al mio partner non venisse corrisposto con la stessa intensità. Spesso mi sono chiesta il perché non mi sentivo accettata e amata da alcune persone come avrei voluto.
Mi sono sempre sforzata tanto, ma nel momento in cui ho capito che la cosa più importante è lasciare andare, ho sentito veramente un senso di leggerezza, di libertà.
Queste sensazioni sono importanti per me, mi aiutano a vedere qual è la strada che mi porta al benessere. Quando mi accorgo che sono sulla strada “negativa”, quando mi arrovello, quando mi chiedo perché quella persona ha fatto una cosa e non l’altra, mi fermo e ora che sono più consapevole dei miei pensieri, torno su di me e porto l’attenzione su cosa mi sta dando tanto fastidio.
Non è importante sapere il motivo per cui una persona ci ha detto una cosa spiacevole, ma il perché ci sentiamo così feriti da quelle parole.
Facendo questo potremo aiutare noi stessi a vedere, conoscere e amare una parte in più di noi.
In questo modo lasceremo andare il controllo e ci potremo sentire molto più leggeri. Resteremo così focalizzati sul nostro mondo interiore, che è ciò di cui dobbiamo più prenderci cura in assoluto, perché l’amore che possiamo dare agli altri è più sano nel momento in cui abbiamo più amore sano per noi stessi.
Alla prossima istantanea..