Nell’affermazione della scorsa istantanea: “Amo essere me”, abbiamo visto come sia importante superare la paura di sentirsi inadeguati, per avere un presente e un futuro migliori.
Ripetendo questo mantra dichiariamo di accettarci, senza criticarci costantemente.
Purtroppo a volte, abbiamo la tendenza a non lasciare andare il passato con i suoi episodi carichi di dolore, pensiamo che questo dolore non ci abbandonerà mai.
Può non essere così, grazie ad alcune scelte e azioni, come iniziare un percorso psicoterapeutico (in uno spazio protetto possiamo cercare di capire da dove arriva il nostro dolore, attraverso particolari tecniche utilizzate per elaborare i traumi) o agire quotidianamente per il nostro benessere attraverso la consapevolezza.
Nel libro di Louise L. Hay, “Saggezza interiore. Meditazioni per il cuore e l’anima”, troviamo suggerimenti utili per allenarci a lasciare andare quello che ci crea dolore: i pensieri negativi e le vecchie energie di dolore legati al nostro passato.
Lascio andare il dolore
Il mantra è “LASCIO ANDARE TUTTA L’ENERGIA NEGATIVA”
“Non importa se le convinzioni negative sono nel mio subconscio da tempo: ora affermo che non ci sono più.
Affermo che sono disposto a lasciare andare le cause e gli schemi che, a livello inconscio, creano le condizioni negative nella mia vita.
Affermo che sono disponibile a liberarmi del bisogno di situazioni spiacevoli. So che scompaiono, svaniscono e si dissolvono per tornare nel nulla da cui sono venute.
Questi vecchi residui non hanno più alcuna influenza su di me. Sono libero”.
Questo non significa che sia facile lasciare alle spalle le proprie sofferenze, ma possiamo valorizzare il potere che abbiamo di poterle superare, se davvero lo vogliamo.
Se noi quotidianamente enfatizziamo i pensieri legati alle sofferenze passate, usiamo male il nostro potere.
Al contrario riconosciamo che il dolore c’è stato, ma possiamo lasciarlo andare. Lasciamo andare tutta l’energia negativa e ci impegnamo affinché ciò avvenga.
Per quanto voglio ancora soffrire?
Quando siamo concentrati particolarmente, ad esempio, su un episodio del passato su cui rimuginiamo spesso, possiamo usare anche questo mantra che l’autrice ci suggerisce: “LASCIO ANDARE IL PASSATO CON FACILITA’ E MI FIDO DELLA VITA”
Mi piace questo pensiero perché dà energia alla fiducia nella vita e toglie energia all’aspettativa che la vita ci riserverà ancora momenti brutti.
“Chiudo la porta ai vecchi ricordi dolorosi. Chiudo la porta a vecchie ferite e alla vecchia incapacità di perdonare, frutto di un’eccessiva rigidità.
Potrei esaminare un incidente del passato, dove ci sono state sofferenze e dolore, che faccio fatica a perdonare o elaborare. Chiedo a me stesso: Per quanto voglio restare legato a tutto questo? Per quanto voglio continuare a soffrire per qualcosa che è avvenuto tanto tempo fa?
Visualizzo davanti a me un torrente, prendo questa vecchia esperienza, questo dolore, questa incapacità di perdonare e getto tutto nel fiume. Osservo l’incidente dissolversi mentre viene trasportato lontano dalla corrente.
Ho la capacità di lasciare andare”.
L’autrice ci fa riflettere su questo fatto: per quanto voglio restare legato a qualcosa che mi fa soffrire come se stesse succedendo ora?
Buttare la sofferenza nel fiume e vederla dissolvere è una bella visualizzazione che ci può aiutare a perdonare, a lasciare andare, per essere liberi di vivere la vita con il sorriso, anziché legati ad un passato doloroso.
Alla prossima istantanea