“Siete buoni quando vi dedicate a donare voi stessi, non siete tuttavia cattivi quando traete vantaggi per voi stessi. Infatti quando si lotta per realizzare un guadagno si è simili alla radice che si ancora alla terra e si nutre del suo seno. Quindi ci sono mille e un cammino per essere buoni e non si è cattivi se non si prende quello buono. Khalil Gibran
Questa bella frase di Gibran è stata riportata da Christian Boukaram nel libro “Il potere anticancro delle emozioni” che commenta:
“Non c’è bene o male, non c’è inferno o paradiso, le leggi esistono solo per le persone inconsapevoli. L’inferno è non essere in pace con noi stessi, il paradiso è già sulla terra nel momento presente.
La vita insegna attraverso continui tentativi ed errori. Questo è il principio di evoluzione. Ogni volta che un tentativo ha effetti costruttivi, cioè fa progredire, noi diciamo che è buono e ogni volta che si rivela sbagliato, cioè fa retrocedere, diciamo che è cattivo.
Poiché questo è il normale processo con cui la vita evolve, non c’è motivo di sentirsi in colpa quando commettiamo un errore. Se la vostra intenzione era buona, non c’è ragione di trascinare il peso della colpa per anni, perché mina la nostra salute. Basta imparare dai nostri errori e apportare le modifiche necessarie, se possibile”.
Portarci dietro per anni il pensiero di un errore commesso per un comportamento o una scelta sbagliata, può minare la nostra salute e non ci aiuta certo a progredire.
E’ importante imparare dalle nostre esperienze, ma non trascorrere la maggior parte del tempo a sentirci in colpa per qualcosa che abbiamo fatto o abbiamo detto tanti anni fa.
La mente automatica ci ripropone gli stessi pensieri che non rispecchiano la realtà, ma un film che ci siamo fatti da soli e che comprende una colpevolizzazione.
Se non riusciamo ad uscire dai pensieri circolari dovuti ai sensi di colpa, non siamo presenti e pronti ad imparare dall’esperienza di quello che ci succede nell’adesso.
La nostra evoluzione rimane bloccata e rimaniamo imprigionati nella sofferenza.
Alla prossima istantanea