Ti ho illustrato ieri la Meditazione della Montagna di Jon Kabat Zinn, che ci insegna vedere in noi stessi la capacità di essere stabili, esattamente come la montagna.
Ognuno di noi si trova a fronteggiare delle difficoltà quotidianamente e quando si pone un obiettivo, capita spesso, di sentire una vocina che proviene dalla mente automatica che dice: “ma ce la farai?…no non ce la farai”
In realtà poi se guardiamo a quello che abbiamo fatto in passato, quasi sempre gli obiettivi che ci siamo posti li abbiamo raggiunti e questo è fondamentale, questo renderci conto che sono più le volte che ci portiamo a casa un risultato di quando no.
Esattamente come la montagna, che sotto le intemperie riesce sempre ad essere stabile e maestosa, anche noi abbiamo queste qualità. Inoltre ci poniamo degli obiettivi raggiungibili, non è che ci viene in mente di salire in cielo e tirare giù la luna, sono obiettivi per cui abbiamo le capacità di portarci a casa il risultato.
Un’altra cosa che possiamo notare, è la tendenza a preoccuparci eccessivamente di alcune situazioni, a volte ingigantiamo le difficoltà, invece di ridimensionarle.
Portiamo più attenzione alle nostre paure e non alle nostre capacità, alle nostre possibilità.
Allora la nostra realtà si adombra di negatività e noi cerchiamo la conferma di quello.
Per fare un esempio pratico, il primo anno che ho comprato la mia macchina, mi sembrava di vedere in giro tutte autovetture uguali. Tenevo così tanto a questo oggetto che auto simili attiravano la mia attenzione.
In realtà dopo il primo anno non mi è più capitato perché il mio interesse era scemato, ma probabilmente in circolazione vi erano le stesse auto dell’anno precedente.
Noi portiamo l’attenzione sulle cosa che ci interessano di più
Impariamo allora a portare di più l’attenzione sulle risorse, sulle ricchezze che abbiamo e non sempre sulle nostre paure.
Alla prossima istantanea.