Quali sono le situazioni che ci portano ad accumulare stress nella nostra quotidianità?
Vivendo alcuni giorni della settimana in una città del Piemonte e i restanti giorni al mare in Liguria, ho fatto attenzione a come mi sento quando sono in un posto piuttosto che nell’altro.
Quando vivo in città passo più ore della giornata a lavorare e, anche se amo il mio lavoro e fare colloqui con i miei pazienti, tutto il resto lo trovo pesante: burocrazia che aumenta, riunioni da fare in poco tempo, ecc. Risultato: arrivo alla sera con poche energie.
Nei giorni in cui vivo al mare lavoro di meno, riesco a ritagliare più spazio per me, per fare sport, passeggiate, godermi il sole e naturalmente mi sento più energica.
Brian Weiss, nel libro “I miracoli accadono”, ci dà alcuni spunti di riflessione:
“Molto stress è legato alla vita attuale. Lo stress del nostro mondo competitivo ed eccessivamente materialistico esacerba le nostre sofferenze emotive. Veniamo assaliti da così tanta ansia e tristezza perché siamo sopraffatti e sbilanciati da ciò che ci accade nella nostra esistenza quotidiana”.
Come difendersi dalle emozioni negative
A volte, alla domanda: “Come stai?” le persone mi rispondono: “Come faccio a star bene con quello che si sente?”.
Effettivamente siamo bombardati da notizie terribili, sulle guerre, su fatti di cronaca nera che ci colpiscono profondamente e, anche se abbiamo trascorso una bella giornata, nel momento in cui apprendiamo queste notizie veniamo assaliti da molta amarezza e tristezza.
Dobbiamo capire però come difenderci da queste emozioni che alla lunga ci provocano danni e alimentano le energie negative nel mondo.
Weiss scrive: “Dobbiamo destreggiarci continuamente tra impegni di lavoro, relazioni, rapporti interpersonali. Dobbiamo gestire i nostri bisogni basilari e ci dimentichiamo di tutta la parte spirituale”.
Quello che accade è proprio questo, ci dimentichiamo di nutrire la nostra parte spirituale.
Sento infatti di aver bisogno di tempo per nutrire la mia interiorità, per meditare, camminare in consapevolezza, ma quando devo scegliere spesso do la precedenza a coltivare le relazioni.
Lo stress infatti può anche essere per situazioni positive, sono felice di frequentare i miei tanti amici, ma per farlo devo uscire a mangiare al ristorante a cena tre o quattro volte alla settimana e questo non è prendermi cura di me stessa, perchè sento il bisogno di nutrirmi con piatti più semplici e riposare di più.
“Quando le circostanze della vita ci sviano, dimentichiamo chi siamo, in quel momento si affaccia il dispiacere”. Effettivamente quando corriamo dietro a tutte le richieste che ci vengono fatte, ci dimentichiamo dei nostri bisogni.
“E’ in quel momento che svaniscono la pace interiore, la gioia e la felicità”.
Sto cercando di mettere in pratica quello che suggerisce Brian Weiss, ma, a dire il vero, ho paura di essere percepita dagli altri come menefreghista. Il mio solito problema di fondo è di volerci sempre essere per gli altri, a scapito però a volte della mia serenità.
Quando sento la fatica cerco allora di riequilibrarmi e mettere dei limiti alle richieste altrui, per dare più spazio a me stessa, confidando che le amicizie vere non ne soffriranno e saranno in grado di capire.
Alla prossima istantanea
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