Ho assistito recentemente ad uno spettacolo di Stefano De Martino, che mi ha stimolato alcune riflessioni che voglio qui riproporre.
Sono rimasta piacevolmente sorpresa sia per la sua bravura nell’intrattenere, sia per i concetti arricchenti e stimolanti che condivido.
Stefano ha raccontato la sua vita, da quando faceva il fruttivendolo fino ad oggi, dicendo che ogni cosa che ha fatto, l’ha fatta divertendosi e che la sua vita, che ora è molto bella, lo era comunque anche allora.
Dice di avere sempre vissuto intensamente quello che la vita gli proponeva e, grazie a questa sua attitudine, ha saputo anche cogliere le occasioni che essa gli ha offerto.
Egli, in base alla sua esperienza, consiglia a tutti di vivere l’adesso, il qui e ora, perché è fondamentale per vivere gioiosamente e per migliorare la propria situazione di vita e che non ha senso rimandare la felicità a quando avremo una situazione differente, a quando avremo risolto situazioni o avremo ottenuto determinate cose.
Questi concetti li condivido pienamente e mi è piaciuto molto ascoltarli da un giovane artista, che con i suoi spettacoli contribuisce a farli arrivare a molte persone.
Cogliamo la ricchezza del momento presente
Bisogna allargare la nostra capacità di vedere la realtà in tutta la sua complessità e da diverse angolazioni, invece che solo da un punto di vista.
Un solo punto di vista ci porta ad attaccarci ad un idea, come, ad esempio, se pensiamo che la felicità possa esserci solo se siamo molto ricchi. Ma l’attaccamento a quell’idea ci porterà a sentirci infelici finché non realizzeremo quella ricchezza.
A questo proposito, nel mio libro “Istantanee di Felicità” cito Deepak Chopra che scrive:
“L’attaccamento al denaro genera sempre insicurezza, indipendentemente dal conto in banca. Alcune delle persone maggiormente insicure sono quelle che hanno più soldi. La ricerca della sicurezza, della certezza, non è altro che un attaccamento a ciò che è noto.
Siamo attaccati al noto, al nostro passato, nell’attaccamento non c’è possibilità di evoluzione e c’è stagnazione. Il terreno fertile dell’evoluzione verso la creatività è la libertà è l’incertezza.
L’ignoto è il campo di possibilità sempre originali, sempre diverse, sempre aperte a nuove manifestazioni”. Da “Le Sette leggi spirituali del successo”.
Se viviamo con gratitudine nell’adesso, nonostante il desiderio di cambiare la nostra situazione e di migliorarla, possiamo vivere con soddisfazione quello che abbiamo oggi, ma siamo anche abbastanza svegli per cogliere eventuali occasioni e possibilità di cambiamento.
Il sentimento di gratitudine ci farà vivere con felicità e troveremo più divertente ogni giorno che viviamo, come ci suggerisce anche Stefano De Martino.
Alla prossima istantanea.
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