Il cervello, come abbiamo visto nelle scorse istantanee, ha la capacità di creare nuovi circuiti, non solo facendo un’esperienza reale, ma anche immaginandola. Quando comprendiamo questo concetto, capiamo anche quanto è importante fare pensieri positivi per poter vivere serenamente.
Diventare consapevoli, momento per momento, dei pensieri limitanti che facciamo quotidianamente su di noi e focalizzarci invece sulle nostre capacità e risorse, ci permette di creare la realtà che desideriamo.
Nonostante queste consapevolezze però, a volte facciamo fatica a lasciare andare i pensieri limitanti e vittimistici.
Per questo motivo è necessario essere costantemente presenti e vigili ed accorgerci immediatamente quando veniamo assorbiti dai pensieri abituali e limitanti interiorizzati nei primi anni della nostra vita. All’inizio dovremo sforzarci, poi con la pratica verrà più semplice osservare i nostri pensieri in modo distaccato.
Nel libro: “Il potere di adesso, gli insegnamenti, le meditazioni, gli esercizi”, Eckhart Tolle scrive:
“La mente inconsciamente ama i problemi, perché ti danno una sorta d’identità. E’ normale ed è folle. Problema significa che ti stai soffermando mentalmente su una situazione, senza che ci sia una reale intenzione o possibilità di intraprendere un’azione adesso, è che la stai facendo diventare inconsapevolmente parte del tuo senso d’identità.
Ti lasci talmente travolgere dalla tua situazione esistenziale, che perdi il senso della vita dell’essere, oppure porti nella mente il peso folle di centinaia di cose che dovrai o potrai fare in futuro, invece di focalizzare la tua attenzione sull’unica cosa che potrai fare adesso”.
Ci sono due concetti importanti in questo brano: il primo è che mantenere l’attenzione nel qui e ora è il modo giusto per riuscire ad andare nella direzione in cui vogliamo noi. Stando nel qui e ora ci accorgeremo subito se stiamo facendo spesso pensieri di paura o preoccupazione che, abbiamo visto, possono andare a rinforzare quei circuiti che nel tempo mi confermano le situazioni negative. Solo grazie alla presenza a me stesso posso osservare quali pensieri sto facendo, e solo nell’adesso posso cambiare questo tipo di pensiero.
Il secondo elemento è renderci conto che il pensare spesso: “Ho un problema”, può diventare il nostro senso d’identità.
Quando stiamo nel qui e ora, ci occupiamo di quello che ci troviamo di fronte in quel momento, non perdiamo energia ad anticipare i problemi che potrebbero arrivare in un futuro prossimo, immaginando come affrontare una situazione, perché non possiamo mai sapere in anticipo come potrà accadere realmente.
Quando anticipiamo i problemi, vediamo sempre le stesse soluzioni perché il nostro cervello utilizza gli stessi schemi mentali. Solo nel qui e ora possiamo utilizzare il nostro intuito, quindi la difficoltà la potrò affrontare in modo sereno e fruttuoso.
Se stiamo nel qui e ora, i problemi non esistono. A volte, pensare di avere “problemi”, ci serve per distrarre l’attenzione da noi stessi, perché non vogliamo accettare che non siamo perfetti, che pensiamo di avere molti limiti. Se invece spostiamo l’attenzione sull’abbondanza che c’è nella nostra vita, questo creerà una realtà nuova nella nostra quotidianità.
I pensieri possono allietare o rendere più tristi le giornate, dipende da noi quali vogliamo alimentare.
Alla prossima istantanea.