Nella scorsa istantanea abbiamo visto che il nostro futuro viene influenzato dalle scelte fatte nel presente. Diventa quindi molto importante andare a modificare i nostri pensieri e le frasi interne che ci accompagnano quotidianamente.
Se ogni giorno ci impegniamo a non ripetere nella nostra mente le solite frasi di critica o biasimo, nel tempo non ci sentiremo oppressi da questi stessi pensieri e sapremo accettare gli eventi, senza sentirci sempre inadeguati e costantemente in colpa per questo. Ricordiamoci che i pensieri di inadeguatezza che abbiamo nei nostri confronti, sono indotti dal pensiero collettivo in cui siamo immersi.
L’importanza dello spazio interiore
Come facciamo a scegliere i pensieri negativi da cambiare?
Nel libro di Eckhart Tolle “Tutt’uno con la vita”, l’autore scrive: “scoprite lo spazio interiore, creando degli intervalli di flusso dei pensieri. Senza questi intervalli, il vostro pensiero diventa ripetitivo, non ispirato, privo di ogni scintilla creativa, com’è tutt’ora per la maggior parte delle persone sul pianeta.
Non avete bisogno di preoccuparvi della durata di questi intervalli, pochi secondi basteranno. A poco a poco aumenteranno da soli, senza alcuno sforzo da parte vostra. Più che la loro lunghezza, è importante farli accadere frequentemente, così che le vostre attività giornaliere e il flusso dei vostri pensieri, si alternino con lo spazio”.
Mi sembra importante soffermarci su questo concetto dello spazio interiore, soprattutto nella nostra società frenetica, che ci dà poco spazio per pensare. Viviamo perennemente proiettati nel dopo, siamo in una situazione e già pensiamo a cosa dovremo affrontare successivamente.
Da quando sono in questa consapevolezza, continuare a condurre una vita frenetica mi sta pesando moltissimo. Mi pesa avere le giornate colme di appuntamenti, dove trovo pochi spazi di riflessione per me. Di questo non mi rendevo conto anni fa. Preferivo essere sempre occupata e non stare nella percezione e nell’ascolto di me stessa, probabilmente perché i miei pensieri giudicanti non erano una buona compagnia.
Anche la meditazione mi ha aiutata a comprendere che avevo bisogno di un maggiore spazio di ascolto interiore. Praticando la meditazione lasciamo andare via i pensieri incalzanti, portando l’attenzione al respiro e possiamo percepire quello che sentiamo.
Questo allenamento permette di conoscerci sempre di più e di poter scegliere ciò che è più nutriente per noi.
Se saremo in grado di ascoltare e comprendere, ad esempio, la nostra ansia e ce ne prenderemo cura, i disturbi psicosomatici che derivano da essa, non peggioreranno.
Coltivando il nostro spazio interiore, distaccandoci dai nostri pensieri, potremo essere presenti e in ascolto del nostro sentire e, a poco a poco, uscire dalle nostre sofferenze.
Alla prossima istantanea