Oggi cerchiamo di capire cosa rappresenta per noi la rabbia, in modo da poterla affrontare, gestire e trascorrere meno tempo possibile in sua compagnia, perché la rabbia è un’emozione che ci impedisce di essere felici.
Mi sono ritrovata nelle descrizioni che Brian Weiss fa, sia della rabbia che della felicità, nel suo libro: “Messaggi dai maestri”.
La rabbia e il giudizio
“La rabbia è radicata nel giudizio, noi vincoliamo gli altri ad un parametro che abbiamo in qualche modo fantasticato, scelto e applicato. Forse loro non sanno neppure di questi parametri, ma ciò non ci interessa.
Analogamente le persone sono spesso arrabbiate con noi perché non abbiamo realizzato le loro aspettative, ma queste ultime potrebbero essere totalmente irrealistiche, dunque non possiamo adattarci agli ordini del giorno degli altri”.
La rabbia è spesso legata ad un sentimento di frustrazione, che proviamo quando le cose non vanno come noi vogliamo.
Ci arrabbiamo quando gli altri hanno dei comportamenti che non corrispondono ai nostri desideri e aspettative e, viceversa, quando gli altri hanno delle aspettative nei nostri confronti.
Weiss prosegue collegando la rabbia alle ferite dell’infanzia: “causate dalle aspettative irragionevoli dei propri genitori, che possono essere difficili da guarire. A volte il genitore ha torto e può essere maniacale e questa presa di coscienza non può essere puramente mentale o intellettuale, anche l’intuizione e il cuore devono riconoscerlo allo stesso modo”.
Suggerisce di aiutarci a comprendere tutto ciò attraverso alcune domande, come: “I nostri genitori avevano delle richieste o delle aspettative irragionevoli nei nostri confronti? O ci usavano per impressionare gli altri?”
Da questi atteggiamenti noi impariamo, a nostra volta, a preoccuparci eccessivamente delle opinioni altrui. “Questo è un indizio di essere stati usati per tali scopi, in teoria non dovrebbe importarci così tanto ciò che le altre persone pensano di noi, se stiamo facendo la cosa giusta o meno.
La rabbia e la paura
Sbarazzatevi della dipendenza da queste opinioni. Il senso di colpa è una forma di rabbia nei confronti di se stessi, di collera rivolta all’interno. In qualche modo avete deluso voi stessi, non rispondete alle aspettative del vostro io idealizzato.
La rabbia è una difesa dell’ego, una difesa contro la paura, la paura di essere umiliati o messi in imbarazzo, di essere sminuiti, di essere presi in giro, la paura della perdita o di perdere la faccia. In breve la paura della sconfitta, di non ottenere quello che si vuole. Pensiamo che la rabbia ci protegga dagli altri, i quali ci farebbero queste cose e sono egualmente arrabbiati con noi.
La rabbia è un’emozione perniciosa e inutile e viene dissolta dalla comprensione e dall’amore. Quando un’emozione negativa è compresa, quando le sue radici sono messe in luce, l’energia dietro l’emozione si riduce e perfino scompare.
Quando vi sentite in collera la reazione salutare è capirne la causa, correggere la situazione se è possibile e poi distaccarsi dalla rabbia”.
Approfondiremo ulteriormente questo tema.
Alla prossima istantanea.