Nella scorsa istantanea abbiamo visto che lo stress deriva anche dal non riuscire a realizzare in fretta ciò che desideriamo, perché l’Ego, cioè la nostra mente automatica, si focalizza sulle difficoltà che dovremo affrontare e non sulle possibilità di riuscita.
Il bisogno di ottenere velocemente ciò che vogliamo è tipico della nostra società, proiettata al risultato, in questo modo non ci godiamo il cammino che ci porta alla nostra realizzazione e diventiamo dipendenti dal risultato.
Lo stress può derivare dal pensare costantemente che siamo già in ritardo sulla nostra tabella di marcia. Spesso ci prendiamo più incarichi di quelli che possiamo seguire, difficile fare bene le cose senza accumulare stress.
Date prisa lentamente
Eckhart Tolle ci dice che possiamo essere veloci senza stress: “La presenza non comporta necessariamente la lentezza”.
Quando invito le persone ad essere più consapevoli praticando la meditazione, spesso mi viene detto che non hanno tempo, che devono essere veloci per essere efficienti.
Tolle ci spiega: “Ricordi l’antico detto zen? “Affrettati lentamente” o in spagnolo “Date prisa lentamente”. Possiamo assolutamente affrettarci ma con consapevolezza.
Agire velocemente con la presenza significa godersi l’attività, non essere presenti di solito comporta mancanza di godimento dell’azione, comparsa di stress… Assapora l’energia dell’azione, invece di proiettarti mentalmente verso il futuro”.
Se siamo presenti e consapevoli, stiamo agendo velocemente, sentiamo l’energia concentrata su ciò che dobbiamo realizzare, ci sentiamo prestanti, non siamo proiettati solo sul risultato, non sentiamo l’affanno.
Possiamo essere veloci perché siamo concentrati sull’azione e ci godiamo ogni passo.
Essere Zen
L’autore descrive: “Zen vuol dire fare una sola cosa alla volta, ossia dedicare attenzione completa a ciò che si fa nel presente. Ovviamente se sai perché lo fai e che cosa vuoi raggiungere”.
“Se perdi l’aereo che importa? Sarai solo da un’altra parte, sarai seduto da un’altra parte, non sull’aereo, respirerai altrove”.
Magari perdere quell’aereo era la cosa migliore che ci poteva capitare.
Spesso viviamo le situazioni come se fosse questione di vita o di morte, ma in realtà possiamo imparare a non vivere i disguidi ogni volta come un dramma. Vivere con più lentezza non vuol dire avere un rendimento minore.
Dove scegliamo le azioni con consapevolezza, raggiungiamo i nostri obiettivi con meno stress, godendoci il percorso e apprendendo dalle esperienze che facciamo. Quindi non saremo meno performanti ma sicuramente meno stressati.
Alla prossima istantanea