Spesso sento le persone lamentarsi di non poter vivere in pace a causa degli altri.
Sicuramente oggi viviamo in una società molto articolata e complicata, ma la convinzione che molti hanno, è che non si possa vivere in pace finchè succedono avvenimenti che ci provocano rabbia.
La pace interiore è invece possibile coltivarla imparando a stare con quello che c’è, ovvero vivere quello che ci succede senza volerlo cambiare, perché ogni situazione ha qualcosa da insegnarci.
Non dare la responsabilità dell’irritazione che proviamo a qualcun altro, ci permette di trovare la nostra pace interiore.
Eckhart Tolle nel suo libro: “Tutt’uno con la vita” scrive:
“Se la pace fosse veramente ciò che volete allora scegliereste la pace.
Se la pace vi importasse di più di ogni altra cosa, se conosceste voi stessi più come uno spirito che come “un piccolo me”, allora, quando siete provocati da una persona o da una situazione, non reagireste e rimarreste in uno stato di assoluta vigilanza.
Accettereste immediatamente la situazione e diventereste una cosa sola con la situazione stessa, invece di separarvene. E da quello stato di vigilanza arriverebbe una risposta.
La risposta giungerebbe da chi siete, la coscienza, e non da chi pensate di essere: “un piccolo me”. Sarebbe potente ed efficace e non trasformerebbe persone o situazioni in nemici”.
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Schierarci non aiuta la pace
Trovare la pace interiore ci aiuta a vivere in pace anche con il resto del mondo. Se riceviamo una provocazione, un maltrattamento verbale, proviamo a pensare che chi si permette quell’arroganza è perché di base ha delle difficoltà e sicuramente non è in pace con se stesso.
Quando riusciamo a stare nel presente senza arrabbiarci nonostante la provocazione, senza vedere l’altro come un nemico, vuol dire che abbiamo imparato a vivere in pace, non alimentando energie di aggressività.
In questo periodo di guerre, trovo sia importante non alimentare queste energie.
Le guerre esistono perché qualcuno vuole prevaricare qualcun altro e schierarci con gli uni o con gli altri alimenterà situazioni di tensione.
Il monaco Thich Nhat Hanh partì dal Vietnam per andare negli Stati Uniti a sensibilizzare gli americani alla pace. Purtroppo questo comportamento venne interpretato come un tradimento dai suoi connazionali e per anni non poté tornare in Vietnam.
Coltiviamo la nostra pace interiore e aiuteremo a macchia d’olio a sciogliere i conflitti, favorendo anche la pace esteriore.
Alla prossima istantanea