Quanto spesso ci capita di rassicurare amici e famigliari sull’aspetto estetico?
Sempre di più nei colloqui con le mie pazienti si parla di chirurgia estetica, sia da parte di ragazze giovani che da donne di mezza età. Soprattutto mi stupisce che le donne che vorrebbero fare interventi chirurgici migliorativi sul loro aspetto, siano belle donne, senza alcun difetto particolare.
Oltretutto spesso le persone che utilizzano la chirurgia estetica non sono poi soddisfatte del risultato. Si erano create delle aspettative che poi non si sono realizzate e, a volte, si vedono peggio di prima dell’intervento.
In tutta questa fase queste persone si auto criticano, usando parole denigratorie verso loro stesse e spesso scoprono che, dopo aver subito l’intervento, non diventano felici come si aspettavano.
L‘infelicità spesso viene correlata al risultato peggiore di quello che ci si aspettava riguardo all’intervento, ma il reale problema è che viviamo con un giudice crudele che sottolinea spietatamente quelli che noi reputiamo i nostri difetti.
Quindi l’unico modo per essere sereni e gioiosi è stare nell’accettazione.
Se il nostro naso ha una piccola gobba, siamo noi che la vediamo così terribile, non gli altri che ci vedono nella complessità, considerando la nostra interiorità. Continuare a soffermarci sul “brutto naso” ci crea infelicità, perché se noi utilizziamo continuamente parole negative per descriverci, è come vivere costantemente con un nemico.
Spostiamo la visione di noi stessi, valorizziamo e diamo energia alle cose che ci fanno stare bene e lasciamo andare i pensieri denigratori e di non accettazione.
Prima di decidere di fare un intervento estetico con l’idea che poi saremo felici, portiamo l’attenzione ai nostri pensieri interni, alimentiamo quelli che ci fanno stare bene e non quelli che ci sviliscono senza un reale motivo.
Alla prossima istantanea