Quanto spesso ti capita di sentirti nostalgico o sentire persone che provano nostalgia per situazioni del passato?
A me capita spesso di sentire amici, pazienti o colleghi che fanno paragoni con situazioni del passato che ricordano con nostalgia, come periodi felici, mentre di conseguenza quello che vivono oggi li rende infelici.
Questo modo di leggere la realtà in modo giudicante, idealizzando il passato, può avere almeno due conseguenze:
1 – ci fa spendere molte energie inutilmente
2 – crea dentro di noi un blocco che ci impedisce di vivere pienamente quello che la vita ci offre oggi.
Eckhart Tolle, nel libro “Come mettere in pratica il potere di adesso”, scrive:
“Finché una condizione viene giudicata buona dalla mente, sia che si tratti di una relazione, di un bene posseduto, di una posizione sociale, di un luogo o del tuo corpo fisico, essa ci si attacca identificandosi.
Ciò ti rende felice e ti fa sentire bene con te stesso e potrebbe diventare una parte di ciò che pensi di essere. Ma niente perdura in questa dimensione, in cui la ruggine consuma e distrugge tutto.
Tutto finisce o cambia, oppure può subire uno spostamento di polarità, la stessa condizione che ieri o l’anno scorso era un bene, oggi diventa improvvisamente un male.
Tutto è impermanente
La stessa condizione che ti rendeva felice, successivamente ti può rendere infelice. Le nozze, la splendida luna di miele, diventano divorzio o la convivenza infelice, oppure è possibile che una condizione venga meno rendendoti infelice con la sua assenza.
Quando una condizione o situazione verso cui la mente prova attaccamento e con cui si identifica, cambia o scompare, essa, la mente, non riesce ad accettarlo.
La mente si aggrapperà alla condizione che svanisce e opporrà resistenza al cambiamento.
Ciò significa che la felicità e l’infelicità sono un tutt’uno, solo l’illusione del tempo le separa”.
Tolle ci fa riflettere sul fatto che ogni volta che idealizziamo qualcosa pensiamo che durerà per sempre, non prevediamo che possa mutare.
Vivere nella nostalgia di ciò che è mutato e oggi non c’è più, può diventare una prigione, come anche ciò che una volta desideravamo tanto, ma adesso non ci interessa più.
L’unico modo per essere liberi e goderci ogni giorno della nostra vita, è lasciare andare i ricordi idealizzati sul passato, fluendo con quello che c’è nel nostro presente. Sicuramente ci saranno aspetti positivi e meno positivi, come c’erano anche nel passato, solo che la mente alcune cose negative le ha dimenticate.
Fare resistenza a quello che è cambiato, perché non ci piace, ci fa vivere tensioni e sofferenze evitabili. Come sempre il segreto per trovare la serenità è di cercare la bellezza in quello che abbiamo oggi, perché probabilmente ci stiamo focalizzando solo su cosa non c’è più.
Alla prossima istantanea
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