Alcune sere fa a casa di amici per una grigliata, all’improvviso ho visto una stella cadente.
Ho provato una forte emozione di piacere, anche se non è stata la prima volta che ho visto una stella cadente e questa emozione forte mi ha sorpresa.
Ho compreso di avere sempre più momenti di felicità legati alle piccole cose della vita.
La mia felicità deriva da piccole esperienze quotidiane, a volte parlando con una persona sento per lui/lei un grande affetto, una complicità, una sintonia.
Per descrivere meglio cosa provo vi leggo un brano dal libro “Un nuovo mondo” di E. Tolle, uno dei miei autori preferiti:
“Ogni volta che apprezzate qualcosa di semplice, un suono, un’immagine, un tocco. Quando vedete la bellezza o sentite dell’affettuosa gentilezza verso qualcun altro, percepite la spaziosità interiore che è la fonte e il sottofondo di quella esperienza.
Molti saggi e poeti, attraverso i secoli, hanno osservato che la vera felicità, che io chiamo la gioia dell’essere, si trova in cose semplici, all’apparenza irrilevanti. La maggior parte delle persone nella loro instancabile ricerca che accada loro un evento significativo, perdono continuamente cose irrilevanti che potrebbero non essere affatto irrilevanti.
Perché è la cosa più piccola a provocare la più grande felicità?
Perché la vera felicità non è causata da una cosa o da un evento anche se così può sembrare. Lo spazio interiore della coscienza è quello che voi siete nella vostra vera essenza.
In altre parole, la forma delle piccole cose lascia del posto allo spazio interiore, ed è dallo spazio interiore della coscienza incondizionata in se stessa che emana la vera felicità, la gioia dell’essere. Per essere consapevoli di piccole cose silenziose dovete essere silenziosi dentro. Ci vuole un alto grado di vigilanza, dobbiamo rimanere quieti per poter guardare, ascoltare ed essere presenti”.
Questo brano non è semplice alla prima lettura, qualche anno fa non mi aveva colpito come adesso, semplicemente perché la mia mente allora non permetteva al silenzio di emergere come ora.
Queste parole incarnano come mi sento ora, riuscendo ad essere sempre più presente al mio sentire e questo mi permette di gioire molto di più delle piccole cose, rispetto alle grandi cose che mi aspettavo anni fa.
In passato mi aspettavo di avere un maggiore successo economico e quindi pensavo che potendomi comprare più oggetti sarei stata più felice. Ultimamente compro gli oggetti che mi sono utili, che mi facilitano la vita, ma spesso rinuncio senza nemmeno accorgermene.
Noto e me lo fanno notare mio marito e gli amici, di essere sempre più silenziosa. Sto particolarmente bene nel silenzio delle piccole cose e queste per me sono le istantanee di felicità.
Alla prossima istantanea.