In questo periodo sentiamo parlare spesso, purtroppo, di femminicidio e, anche se per entrare nel merito servirebbe un discorso lungo e complesso, vorrei collegarmi a questo per dire che se le persone fossero più pazienti ci sarebbe molta meno violenza.
La pazienza è fondamentale per riuscire a scegliere cosa vogliamo avere nella nostra vita, mentre vivere sentimenti di rabbia ci rende impulsivi e crea infelicità a noi stessi e alle persone con cui ci relazioniamo.
La pazienza ci aiuta a riflettere sulla responsabilità che abbiamo nel sentire la nostra sofferenza: spesso ci sentiamo feriti e rifiutati dagli altri, ma questa ferita deriva soprattutto dal fatto che noi per primi non ci accettiamo. Ci preoccupiamo troppo delle critiche che ci fanno gli altri, perché solo se gli altri ci valorizzano, sentiamo di valere qualcosa.
Questo diventa un serio problema quando la persona che “amiamo” non vuole più stare con noi.
A proposito Khalil Gibran dice:
“L’amore non dà nulla fuorché se stesso e non attinge che da se stesso. L’amore non possiede, né vorrebbe essere posseduto, perché l’amore basta all’amore”.
Quando ami non vuoi possedere l’oggetto del tuo amore, ma vuoi il suo bene e anche se soffri se si allontana e non vuole più stare con te, non lo costringi ad amarti, perché non potresti essere felice in quel tipo di relazione.
L’amore è condivisione, non è possesso.
Come possiamo diventare più amorevoli
Se coltiviamo la pazienza, la possiamo utilizzare per osservarci. Questo requisito importante, raramente lo apprendiamo da bambini e allora dobbiamo imparare ad utilizzarlo crescendo, per osservare che ciò che ci irrita è collegato ad un giudizio interiore.
Grazie alla pazienza possiamo fare un lavoro introspettivo e notare con cosa ci stiamo paragonando.
Invece di reagire in una discussione, possiamo provare a prenderci del tempo, non rispondendo alla provocazione. Chiederci il perché ci stiamo arrabbiando così tanto per un parere differente dal nostro, cosa ci sta toccando veramente.
In questo modo potremo vedere quali sono i giudizi e le insicurezze che ci condizionano, decidere di lasciarli andare perché non ci aiutano a portare serenità nelle nostre relazioni.
Per aiutarci a coltivare la pazienza, possiamo utilizzare un vecchio detto popolare: “Conta fino a 10 prima di rispondere”.
Ma soprattutto è importante capire che quello che ci irrita non è collegato solo a qualcosa di esterno e che se non vogliamo ritrovarci nella stessa esperienza spiacevole, dobbiamo individuare il gancio interiore che ci tiene nella sofferenza.
Alla prossima istantanea
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