Non sono completamente d’accordo su come è stata gestita la pandemia in Italia in questi mesi, soprattutto per come vengono comunicati i dati e sulla modalità terroristica adottata.
Sicuramente è stato necessario ribadire la pericolosità del virus e della malattia, le prassi da seguire per non contagiarsi, utilizzando mascherine, lavaggio delle mani, non assembrarsi, ma quello che, secondo me, peggiora la situazione, è vivere tutto questo con una sensazione d’impotenza.
Il messaggio che ci hanno passato, che l’unico modo di salvarci è l’isolamento, perché se entriamo in contatto con il virus ci ammaleremo, mi sembra eccessivo.
La psiche invece ha un impatto importante sul nostro sistema immunitario e questo viene continuamente sottovalutato.
L’effetto placebo e le conseguenze psicologiche del Covid
Italo Pentimalli, nel libro “La tua mente può tutto” parla, ad esempio, dell’effetto placebo dei farmaci. Vengono riportati vari studi, dal farmaco placebo per l’ansia che per quasi il 50% portava immediatamente beneficio ai pazienti a cui è stato somministrato a loro insaputa (pensavano di assumere un vero farmaco tranquillante), ai dolori che miglioravano nei pazienti convinti di aver assunto morfina, mentre era semplice placebo.
Pentimalli riporta un famoso studio fatto tra il 1942 e il 1944 dove venivano selezionati 268 migliori studenti di Harvard per salute fisica e mentale. Essi vennero monitorati per il resto della loro vita con controlli periodici e si evidenziò che i pessimisti, ovvero i soggetti che nell’arco della vita avevano un atteggiamento pessimista, avevano iniziato ad ammalarsi prima e più gravemente degli ottimisti. All’età di sessant’anni i pessimisti erano molto più malati e chi viveva con un atteggiamento più positivo, aveva il 45% di probabilità in meno di morire entro un certo periodo, rispetto ai pessimisti, con il 77% di probabilità in meno di morire di cuore.
Si è visto poi che l’atteggiamento positivo è quello che aiuta a tenere lontane anche le malattie infettive. Questo ultimo dato, mi sembra molto importante da diffondere, soprattutto in un periodo come questo. Sarebbe molto importante consapevolizzare le persone sul fatto che il nostro approccio alla vita ha un’influenza sulla salute e sulla possibilità di ammalarsi.
Pentimalli riferisce situazioni in cui alcune donne si sono ritrovate a partorire senza aver saputo di essere incinte. Quando indaghi, scopri che magari avevano fatto un test di gravidanza risultato negativo o erano andate a fare delle visite e i medici non avevano visto la gravidanza.
Si erano quindi convinte di non essere gravide, hanno ignorato e negato anche i sintomi che le avrebbero potute portare a percepire il loro stato.
Se il nostro cervello è in grado di nascondere una gravidanza, farci guarire o ammalare, può avere grandi poteri anche in altre situazioni della vita.
“Quando ci aspettiamo che qualcuno si comporti in un certo modo, è probabile che agiremo così da rendere più probabile il verificarsi di un comportamento previsto”.
Il Coronavirus in Italia e la profezia che si auto avvera
Pentimalli fa un riferimento a quello che diceva “Rosenthal a proposito della “profezia che si auto avvera”. Rosenthal aveva eseguito un esperimento e aveva sottoposto un gruppo di studenti di una scuola elementare ad un test d’intelligenza, una volta fatto il test selezionò all’interno del campione, in modo assolutamente casuale, un gruppo di studenti, dicendo che erano risultati quelli con il quoziente d’intelligenza più alto.
Informò anche i loro insegnanti che quelli erano ragazzi molto intelligenti. Dopo un anno tornò a fare visita a quella scuola e verificò che i ragazzi da lui selezionati, seppur scelti in modo casuale, avevano confermato in pieno le sue previsioni, migliorando notevolmente il proprio rendimento scolastico, fino a divenire i migliori della classe”.
Questo conferma quanto il nostro cervello possa avere un grande potere, sia sul nostro sistema di salute, sia su quello che noi realizzeremo.
Alla prossima istantanea