Guardando la trasmissione “Amici”, mi ha colpito la storia di Martina, che per qualche giorno si è scoraggiata e non riusciva più a ballare perché, a suo dire, su 300 messaggi ricevuti attraverso i social, 290 erano critiche nei suoi confronti.
Mi stupisce sempre quanto le persone sentano il bisogno di scrivere messaggi di critica o di insulti.
Esprimere giudizi distruttivi, sia scritti che a voce, abbassa le nostre energie, quando coltiviamo sentimenti di rancore ci sentiamo affaticati e appesantiti, al contrario di quando esprimiamo parole amorevoli e di gentilezza, che ci fanno sentire leggeri e gioiosi.
Martina è un esempio, ma chiunque di noi può farsi travolgere dalle critiche degli altri, che spesso influenzano le nostre percezioni e i nostri giudizi interni. Martina si è fatta talmente influenzare da perdere di vista il fatto che se è ad Amici, è perché alcuni professionisti l’hanno scelta per le sue doti. Proviamo a riflettere su quanto potere diamo agli altri di definirci.
Per vivere in armonia non dovremmo preoccuparci dei giudizi, né dei nostri, né di quelli degli altri. Potremmo invece metterci in competizione con noi stessi per vedere se stiamo lavorando nella direzione giusta per raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati.
Lontani dai giudizi possiamo crescere ed espanderci
Diventiamo consapevoli che noi possiamo crescere giorno dopo giorno e un limite che oggi ci blocca, domani possiamo superarlo.
Proviamo a non dare potere ai giudizi, soprattutto a quelli negativi.
Le persone più costruttive non perdono il loro tempo e le proprie energie in critiche inutili e insulti. Se non si trovano bene con qualcuno semplicemente non lo frequentano, o non lo seguono sui social.
Nella trasmissione “La caserma” al contrario, ho apprezzato il fatto che i ragazzi provassero a superare delle prove in squadra, aiutando il compagno in difficoltà. Fare gruppo li caricava di buona energia e di gioia. Quanta gioia si può provare quando siamo amorevoli con gli altri, situazione che non si crea quando facciamo critiche aspre.
Alla prossima istantanea