Se pronuncio la parola “problema” a cosa pensi?
Sicuramente ad una situazione da risolvere che ti fa stare in uno stato di allerta, di incertezza, a cui bisogna trovare una soluzione, possibilmente il più presto possibile per tornare ad uno stato di tranquillità.
E se ti dicessi che i problemi non esistono?
Questo l’ho imparato nel tempo, in quanto se accetto che la situazione che si potrebbe definire un “problema”, sia un’esperienza che mi può portare ad un’evoluzione ed una crescita, la vivo serenamente.
Se viviamo nell’aspettativa, ogni cosa che non accade come ce l’aspettavamo il nostro Ego la definisce un problema da risolvere, per far rientrare nel binario dell’aspettativa, ciò che è deragliato. Ci preoccupiamo spesso eccessivamente, ci agitiamo e andiamo in ansia. Se in passato non siamo riusciti a gestire bene quel tipo di situazione, avremo timore di non essere in grado neanche ora, mentre invece potremmo cercare di affrontarla nel miglior modo possibile che si conosca.
Spesso ho pensato che non sarei riuscita a risolvere una situazione, per via dei pensieri limitanti che la mia mente mi proponeva, ora che conosco meglio come essa funziona, cerco di non ascoltarla e supero le situazioni temute in modo brillante.

Quando ci convinciamo di non essere in grado, ci aspettiamo che gli altri arrivino in nostro soccorso e alla lunga possiamo rimanere invischiati in situazioni di dipendenza e di mancanza.
Quindi osserviamo se facciamo pensieri pessimistici su noi stessi e quali sono le nostre aspettative, se siamo in grado di riconoscerle ci eviteremo sofferenza nel momento in cui le cose andranno diversamente da come le abbiamo immaginate, perché riusciremo a liberarci prima dai pensieri che anticipano ciò che deve accadere.
Quando ho pensato di registrare il video collegato a questa istantanea, immaginavo di farlo con il silenzio intorno a me e non mi aspettavo di certo il rumore del martello in sottofondo. Il mio ego ha sussultato e disapprovato, ma ho voluto assecondare la mia voglia di comunicare, pensando che il rumore alla fine fosse poco impattante.
L’irritazione, nel momento in cui accettiamo la realtà, scende immediatamente, le aspettative crollano ed il “problema” non ha neanche il tempo di formarsi nella nostra mente.
Alla prossima istantanea

