Le ultime notizie di cronaca riguardanti giovani che hanno commesso omicidi mi hanno colpita molto.
Penso che un problema sia che sempre più persone oggi non sappiano come fare a gestire la propria impulsività.
Propongo una riflessione anche per gli adulti, perché se siamo attrezzati per far fronte alla nostra emotività, sapremo essere una guida anche per i giovani.
Lo strumento principe per lavorare sulla nostra reattività è quello di essere consapevoli, momento per momento, dei nostri pensieri, in modo tale da scegliere di lasciare andare quelli nocivi per noi.
La focalizzazione sulla respirazione ci aiuta a rimanere centrati e a non farci travolgere dagli avvenimenti, gestire al meglio il nostro mondo interno e di conseguenza avere relazioni più sane e soddisfacenti.
Un’emozione è soltanto un’emozione
Thich Nhat Hanh, rivolgendosi alle persone che lui pensa più fragili, ovvero ai giovani, scrive:
“Ricorda loro che un emozione è soltanto un emozione. Arriva, rimane per un po’ di tempo e va.
Perché dovremmo fare del male a noi stessi o a qualcun altro solo per un’emozione transitoria? Tu sei più delle tue emozioni, è importante che te lo ricordi.
Durante una crisi ricordati di ricorrere immediatamente al respiro consapevole. Ricorda a te stesso che la tua emozione dolorosa passerà, mantieni questa consapevolezza mentre inspiri e tieni salda l’attenzione sul respiro, finché l’emozione non passa.
Dopo un po’ di volte che sarai riuscito a calmarti con la respirazione addominale, avrai più fiducia in te stesso e nella pratica”.

Quest’ultimo concetto è molto importante, perché se riusciamo a trovare la calma dentro di noi grazie alla centratura su respiro, acquisiremo fiducia in noi stessi senza più il timore di essere travolti dalle emozioni, riusciremo ad andare incontro agli eventi della vita sapendo di avere gli strumenti per fronteggiare qualsiasi situazione problematica.
L’autore continua rivolgendosi anche ai genitori:
“Per chi è genitore, questa pratica è particolarmente importante da imparare e padroneggiare. Quando tuo figlio sarà preso da un emozione forte sarai in grado di aiutarlo, puoi dire tienimi per mano, non lasciamoci intrappolare nei nostri pensieri e sentimenti, portiamo l’attenzione giù alla pancia e respiriamo dentro e fuori. Non aver paura, la tempesta passerà”.
Questo è uno strumento che ci aiuta ad ancorarci a noi stessi, a trovare spazio dentro di noi e a non farci travolgere dai nostri pensieri.
Quando siamo in preda alla rabbia spesso è perché pensiamo di aver ricevuto un’ingiustizia, un sopruso, magari qualcuno non si è rivolto a noi con gentilezza, ma quello che ci fa soffrire nel tempo, è il rimuginio guidato dal giudizio.
Noi però abbiamo il potere di decidere quanta importanza dare all’azione dell’altro e da questo dipende la nostra sofferenza. I pensieri e le azioni che scegliamo ci porteranno maggiore o minore benessere.
Portando ogni volta l’attenzione al respiro possiamo trovare maggiore serenità, scegliendo un comportamento che ci porterà sempre maggiore fiducia in noi stessi.
Alla prossima istantanea
Se vuoi qui puoi acquistare il mio libro “Istantanee di Felicità“

