Spesso, nella nostra quotidianità, succede che ci arrabbiamo perché vogliamo avere ragione: discutiamo con il partner, i colleghi, gli amici e spendiamo parecchie energie per difendere i nostri principi e ideali.
Però gli altri, allo stesso tempo, non sono disposti ad ascoltare le nostre ragioni, perché vogliono imporre le loro e non accettano di scendere a compromessi: avere ragione diventa quindi più importante che trovare un accordo.
Così ci esasperiamo ogni giorno perché pensiamo che restare nel conflitto sia l’unica opzione possibile.
In realtà potremmo migliorare i nostri rapporti conflittuali smettendo di giocare a “braccio di ferro” e provando a mollare quando capiamo che tanto non ne vale la pena.
Se, ad esempio, dobbiamo relazionarci con un collega con cui probabilmente lavoreremo per anni e abbiamo capito che ha bisogno di sentirsi “il primo della classe” e cercherà sempre di primeggiare, è inutile continuare ogni giorno ad indignarci per il suo comportamento.
Ci farà arrabbiare perché vorrà prendersi sempre tutti i meriti e, se lo farà anche a nostro discapito, potremo esprimere il nostro disappunto, ma con la leggerezza di chi ha capito che tanto lui continuerà con il suo atteggiamento, perché è abituato a comportarsi così da anni.
Un’altra situazione può essere con un partner che non si sente valorizzato, che si lamenta perché non le viene riconosciuto il suo impegno. Perché non provare a dirgli che è stato/a bravo/a?
Proviamo a cambiare il nostro modello di riferimento del “giusto o sbagliato”, usciamo dall’illusione che le nostre ragioni siano più giuste di quelle degli altri e lasciamo andare l’attaccamento alle nostre idee.
Riconosciamo il nostro valore e quello dell’altro

Purtroppo l’attaccamento alle nostre opinioni ci rovina la nostra quotidianità.
Se ci rendiamo conto di essere arrabbiati perché non accettiamo i pensieri altrui o quello che sta succedendo, proviamo in nome del nostro benessere ad andare incontro agli altri, riconosciamo il nostro e il loro valore.
Stare nel bisogno di avere ragione non ci aiuta a trovare leggerezza e benessere e, soprattutto, ci fa pensare di non avere potere di migliorare la nostra quotidianità, perché attribuiamo agli altri la causa del nostro malessere.
Se la persona con cui siamo in conflitto è un conoscente con cui comprendiamo di non trovarci bene, possiamo scegliere di non frequentarlo più, ma se abbiamo una relazione conflittuale con una persona a cui teniamo, possiamo scegliere di essere comprensivi e accettare i suoi sfoghi.
Possiamo sempre scegliere di andare incontro all’altro, questo ci aiuterà a sentirci più sereni, a vedere che possiamo cambiare i nostri pensieri, riconoscendoci il potere di migliorare la nostra quotidianità.
Alla prossima istantanea
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