Oggi vorrei parlare dei nostri emisferi cerebrali, attraverso un brano tratto dal libro di Christian Boukaram “Il potere anticancro delle emozioni”. Mi ritengo una donna a cui piace collegare le conoscenze scientifiche al mondo spirituale e questo autore me ne dà la possibilità.
In questo brano l’autore ci fa conoscere la differenza che c’è tra emisfero destro e quello sinistro. Leggendo queste righe mi è venuto da collegare il mio cambiamento verso la positività e la felicità, probabilmente ora do più spazio all’emisfero destro rispetto a quello sinistro, che prima era il dominante.
Negli ultimi secoli è stato dato più valore ad alcune competenze rispetto ad altre e quindi la nostra attenzione si è indirizzata verso alcune caratteristiche del nostro cervello a discapito di altre.
L’emisfero sinistro analizza un dato alla volta
L’autore ci descrive le differenze:
“Il cervello sinistro funziona come un processore seriale o un circuito in serie. Può analizzare un dato alla volta. E’ orientato nel tempo in modo lineare, sia riguardo al passato sia riguardo al futuro. Esamina i piccoli dettagli del momento presente, li categorizza, li associa, ha informazioni dal passato, li studia e proietta tutte le nuove possibilità nel futuro.
Pensa tramite il linguaggio e ci parla, è la vocina che ci dice hai dimenticato di fare quella cosa. Non vede alcuna connessione tra individuo e il suo ambiente. E’ quello che dice “io sono”. Spirito cartesiano riflette metodicamente, nota ogni dettaglio e ogni imperfezione. Emette giudizi e cerca costantemente di cambiare la realtà in vista di un futuro migliore”.
Quindi l’emisfero sinistro è quello che rappresenta di più ciò che noi chiamiamo Ego.
L’emisfero destro è orientato al presente
Ora andiamo a vedere le caratteristiche dell’emisfero destro:
“Funziona come un processore, un circuito parallelo. Può analizzare molte informazioni simultaneamente. E’ orientato unicamente verso il presente. Il concetto di tempo non esiste per lui.
Riesce ad operare una buona connessione tra l’individuo, le sue cellule e il suo ambiente, vede la bellezza delle cose e cerca la pace. Pensa per immagini, è il cervello creativo e artistico”.
Ad esempio io ho investito poco nella mia parte artistica, che so di avere, ma è come se non fosse stata meritevole di attenzione.
Anche nel fare queste istantanee sono pignola nel cercare i testi che testimoniano il mio cambiamento, quasi come se non bastasse il mio vissuto per divulgare concetti e strumenti che possono aiutare chi mi ascolta ad essere sempre più felice. Utilizzo molto l’emisfero sinistro, come se credessi che le competenze dell’emisfero destro siano meno spendibili.
In realtà sono proprio queste ultime che mi aiutano a vivere con maggiore facilità e felicità. Nel momento in cui riesco a vivere nel qui e ora e non mi preoccupo per il futuro, ad esempio, vivo meglio.
L’autore cita il teorico Taylor che ci dice:
“I due cervelli sono collegati tramite il corpo calloso, che è possibile scegliere in qualsiasi momento tra i due. Il primo passo è di esserne semplicemente consapevoli”.
Questo è quello che grazie alla consapevolezza e alla meditazione sono riuscita a fare. Quando inizio ad analizzare in modo esagerato le variabili del futuro, mi fermo, respiro, e mi riconcentro sul presente, godendomi così quello che ho.
“La felicità viene da sé quando smettiamo di riflettere, di analizzare. Ci abbandoniamo al momento presente, al cervello destro.
Non che le attività del cervello sinistro non siano importanti, lo sono, ma dobbiamo mantenere un equilibrio tra i due emisferi perché il cervello funzioni correttamente, massimizzi il suo potenziale e ritrovi l’armonia e raggiunga lo stato in cui tutto fluisce”.
Alla prossima istantanea