Qualche giorno fa mi sono trovata un po’ in difficoltà a tener a bada il mio Ego, che mi proponeva pensieri fastidiosi su una situazione in cui non ho molto potere.
Ho cercato dei video di Eckhart Tolle, perché so che le sue parole sono sempre di grande aiuto per focalizzarmi sulla presenza mentale e ridurre la pressione dei pensieri automatici.
In uno dei video l’autore sottolinea il fatto che noi siamo abituati a dare molta importanza alla forma, che ci soffermiamo molto sui nostri desideri e su ciò che ci aspettiamo che la vita ci regali.
A volte ci vediamo un po’ come vittime, mentre guardiamo gli altri che vivono situazioni di successo, con molti amici e denaro per fare tutto ciò che desiderano, come se la felicità fosse collegata solo alla ricchezza e all’agiatezza.
Non c’è nulla di male a voler vivere nell’abbondanza, è positivo tendere al successo, ma solo se lo viviamo con leggerezza, senza aspettativa e recriminazione.
Dopo aver ascoltato l’audio di Tolle, sono andata a cercare il suo libro “Tutt’uno con la vita” e ho trovato un brano che riporta ciò che ho ascoltato.
“Ora potete godere e onorare le cose di questo mondo senza dar loro un’importanza o un significato che non hanno.
Potete partecipare alla danza della creazione ed essere attivi, senza necessità di superare l’attaccamento e senza fare troppe richieste irragionevoli al mondo: soddisfami, rendimi felice, fammi sentir al sicuro, dimmi chi sono”.
A volte ascolto persone che si aspettano che la vita e il mondo soddisfi le loro richieste, senza comprendere che in quel momento, probabilmente, non possono ancora avere ciò che desiderano, perché prima devono risolvere dei conflitti interiori o imparare a gestire al meglio ciò che vorrebbero avere.
L’autore prosegue: “il mondo non può darvi queste cose e quando tali aspettative cadono, allora termina tutta la sofferenza che vi create. Questa sofferenza è dovuta ad una sopravvalutazione della forma e ad una inconsapevolezza della dimensione dello spazio interiore.
Quando quella dimensione è presente nella vostra vita potete godervi le cose, le esperienze e i piaceri dei sensi senza perdervi in essi, senza attaccamento interiore, senza diventare dipendenti dal mondo”.
Quando non siamo nell’aspettativa ma riusciamo a stare nel presente accettando ciò che c’è, riusciamo a connetterci con la nostra parte più profonda e ascoltarci.
Anche se non abbiamo tutto ciò che vorremmo avere, proviamo a guardare tutte le cose belle della nostra vita, ad esempio la meravigliosa natura che ci circonda.
Quando riusciamo a riprenderci questo stato interiore, quando riusciamo a godere del momento presente, possiamo stare bene.
Purtroppo diamo poca importanza alla cura del nostro spazio interiore, dedicandogli poco tempo, ma è lo spazio più importante per essere pienamente felici.
Alla prossima istantanea
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