Come rispondi quando ti viene chiesto: “Come stai?”.
Le risposte che ricevo più spesso sono: “La facciamo andare…” oppure “Con quello che si sente come vuoi stare?”….
Risposte che si portano appresso un senso di negatività….proviamo a notare quanto spesso ci capita.
Abbiamo imparato che fare in automatico pensieri negativi, è un tentativo di protezione che la nostra mente utilizza per tenerci pronti ad affrontare pericoli e problemi, ma una giornata vissuta con pensieri incentrati su paure e negatività, sarà molto più brutta e pesante da vivere, rispetto ad una giornata in cui riusciamo a restare focalizzati su ciò che c’è di bello nella nostra vita.
Nel mio libro “Istantanee di felicità” cito queste parole di Eckhart Tolle:
“La negatività non è intelligente, appartiene sempre all’Ego. Ogni volta che siete in uno stato negativo vi è qualcosa in voi che vuole la negatività, che la percepisce come piacere o crede che vi darà quello che volete. Se fosse altrimenti, chi vorrebbe attaccarsi alla negatività, rendere se stessi e gli altri infelici e far ammalare il corpo?”.
Con questa riflessione, Eckhart Tolle ci vuole far comprendere che la negatività può diventare un’abitudine, non ci rendiamo conto che nella nostra quotidianità il cervello utilizza sempre lo stesso dialogo ripetitivo.
Abbiamo già visto che il cervello viaggia al risparmio e risponde con le modalità che già conosce e usa abitualmente. Questo finché non siamo noi a prendere le redini del nostro pensiero e decidiamo, magari con un piccolo sforzo iniziale, di produrre un pensiero diverso e più articolato.
Credo inoltre che in una cultura come la nostra, che è prevalentemente lamentosa, per pigrizia siamo propensi a focalizzarci maggiormente sulla negatività.
Dato però l’importanza fondamentale che ha il nostro dialogo interno, se diamo giudizi negativi a tutto quello che vediamo intorno a noi, difficilmente noteremo elementi di positività e possibilità.
Usiamo allora la consapevolezza per scegliere di focalizzare la nostra attenzione su ciò che ci può permettere di avere una visione più positiva della nostra situazione e dare una risposta differente, magari più costruttiva.
Alla prossima istantanea
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