La nostra infelicità spesso proviene dai pensieri che facciamo.
Voglio illustrarvi un esercizio molto semplice, che però può apparire complicato quando non si è ancora troppo in grado di vedere i propri pensieri.
Abbiamo già visto quanto è importante essere nella presenza mentale per la maggior parte del nostro tempo, perché solo così possiamo essere consapevoli dei pensieri che attraversano la nostra mente, momento per momento.
In questo modo riusciamo a scovare quei pensieri che ci limitano, quei pensieri che arrivano da condizionamenti familiari, perché abbiamo sempre sentito dire quelle cose lì e le abbiamo assorbite in modo inconsapevole.
Ad esempio, essendo nata e cresciuta dopo il ’68, negli anni in cui è esploso il mito dell’autonomia femminile, in cui alle donne è stata data la possibilità di lavorare e fare carriera, mi sono fatta influenzare dal condizionamento che solo con il duro impegno nel lavoro mi posso meritare delle gratificazioni.
Diventare consapevoli dei propri condizionamenti ci permette di depotenziarli, svincolandoci dall’obbligo inconsapevole di continuare a mettere in atto lo stesso copione.
In questo modo possiamo accorgerci di qualsiasi pensiero limitante che arriva alla mente e che rischia di bloccare sul nascere ogni nostra iniziativa, oppure un compito che svolgiamo per la prima volta.
Questi pensieri possono essere del tipo: “tanto non lo sai fare“, “non puoi farcela a fare questa cosa“, “queste cose non vanno mai a buon fine, è inutile che ci provi”, ecc.
Sono pensieri che stazionano nella nostra mente più profonda e dobbiamo imparare a sentirli, perché ci accompagnano probabilmente da quando eravamo bambini. Se non li sentiamo non possiamo fare nulla per annullare il loro effetto ed essi riescono a tenerci bloccati nell’immobilità.
Quando ne diventiamo consapevoli possiamo trasformarli e quindi dare energia a pensieri creativi, che aprono la strada alle possibilità. Se sentiamo che arriva il pensiero “non lo sai fare, non ce la farai” possiamo farlo diventare un pensiero di forza verso il riconoscimento che la realtà può essere diversa e siamo benissimo in grado di svolgere quel compito.
Ci possiamo aiutare anche con la visualizzazione: immaginiamoci felici del successo ottenuto, sentendo la felicità dentro di noi come se tutto si fosse già realizzato.
Anche il nostro corpo ne beneficerà, perché i pensieri di forza creativa creano emozioni positive con effetti salutari, mentre i pensieri limitanti ci portano emozioni che alla lunga possono creare uno stato di malessere anche fisico e somatizzazioni.
Alla prossima istantanea