Teoria quantistica e coincidenze
Nel libro “Le coincidenze” di Deepak Chopra, troviamo un’interessante lettura della realtà che ci circonda.
“A scuola, durante le prime lezioni di scienze, impariamo che gli oggetti solidi sono costituiti da molecole, le quali sono composte da unità ancora più piccole, chiamate atomi.
Scopriamo così che la poltrona su cui siamo seduti, è un insieme di atomi, talmente minuscoli che si possono vedere solo con l’aiuto di un potente microscopio. In seguito ci viene spiegato che gli atomi sono composti dall’unione di particelle subatomiche prive di solidità, che sono chiamati treni o pacchetti d’onda. vere e proprie onde di informazioni di energia.
Questo significa che, al secondo livello dell’esistenza, la nostra poltrona non è altro che energia e informazioni. Tale concetto può risultare difficile, almeno in un primo momento. Come è possibile che onde invisibili di energia e informazioni vengano percepite come un oggetto solido?
Ciò avviene perché nel regno quantico gli eventi si verificano alla velocità della luce, alla quale i nostri sensi non sono in grado di elaborare gli elementi che contribuiscono alla nostra percezione.
Noi percepiamo gli oggetti come diversi l’uno dall’altro perché le onde di energia contengono diversi tipi di informazioni, determinate dalla frequenza o vibrazione delle onde stesse. E’ come ascoltare la radio, possiamo sintonizzare il nostro apparecchio su un’emittente che trasmette solo musica classica, con frequenza 101.5 FM, e basta girare o spostare la manopola su 101.9 per sentire un concerto di musica rock.
Quindi l’energia è codificata per trasmettere varie informazioni a seconda del modo in cui vibra. Il mondo fisico degli oggetti e della materia è quindi composto solo dalle informazioni racchiuse dall’energia, che vibra a frequenze differenti: noi non lo vediamo come una gigantesca ragnatela di energia, semplicemente perché le vibrazioni sono troppo veloci per i nostri sensi, che riescono a registrare solo blocchi di tale energia. Le informazioni in essa contenuta diventano così la sedia, il mio corpo, l’acqua e tutti gli altri oggetti.
La stessa cosa accade quando assistiamo ad un film, che è composto da una serie di fotogrammi staccati tra loro: se guardiamo la pellicola in sala di montaggio, vediamo gli spazi che separano i fotogrammi. Durante la proiezione invece i fotogrammi sono riprodotti uno dopo l’altro così rapidamente che i nostri sensi non avvertono i distacchi, e noi percepiamo un flusso costante di informazioni.
Energia e atomi: coincidenze e meditazione
A livello quantico, i frammenti di energia che vibrano a frequenze diverse e che noi consideriamo come oggetti solidi, fanno parte di un campo di energia collettivo.
Il nostro campo di energia individuale entra di continuo in collisione con quello degli altri, influenzandoli e provocando al tempo stesso una nostra reazione soggettiva.
Ad un livello più profondo, non esiste un vero confine tra il nostro sé e il resto del mondo. Quando tocchiamo un oggetto, lo percepiamo solido come se ci fosse un limite ben definito che ci separa. Secondo i principi della fisica, tale sensazione è dovuta al fatto che ogni cosa è composta di atomi, e la solidità è la percezione degli atomi che urtano tra loro.
C’è forse solidità quando due nuvole si incontrano, si uniscono e si separano?
Connessioni e pensiero
Qualcosa di simile avviene quando tocchiamo un oggetto: i nostri campi d’energia e i relativi elettroni si incontrano, minuscole porzioni si fondono e si separano. Anche se percepiamo noi stessi come integri, in realtà abbiamo ceduto parte del nostro campo energetico a quell’oggetto specifico, acquisendo in cambio un brandello della sua energia.
A ogni incontro noi procediamo a tali scambi in seguito ci ritroviamo leggermente cambiati. E’ quindi evidente che tutti noi siamo connessi con il resto del mondo fisico, condividiamo di continuo porzioni dei nostri campi energetici, e di conseguenza al livello quantico siamo tutti interconnessi.”
Ti sarà capitato di arrivare a casa o al lavoro di buon umore e dopo poco di renderti conto che il tuo umore era cambiato. Se ci fai caso spesso succede, il motivo è che siamo venuti in contatto con qualcuno o qualche situazione spiacevole…
Alla prossima istantanea.