La meditazione è una pratica di consapevolezza, un metodo di allenamento mentale che porta a “vedere” i pensieri. E’ una pratica che non impegna molto tempo, ma richiede un po’ di pazienza e di costanza. Vedrai poi che meditare con costanza libera dalle pressioni del tempo e dunque ti ritroverai, quasi magicamente, ad avere più tempo per fare altre cose piacevoli ed interessanti.
Meditare può sembrare difficile ma si impara facilmente.
Puoi praticare la meditazione anche se sei molto impegnato con un lavoro in carriera e se hai alte ambizioni nella vita. Meditare ti potrà anzi aiutare a vedere il mondo con più chiarezza, quindi cercare il percorso migliore verso la realizzazione di te stesso.
La meditazione ti fa raggiungere la consapevolezza insegnandoti a riconoscere i ricordi, i pensieri dannosi nel momento stesso in cui sorgono, ti aiuta a identificare quei pensieri solo come ricordi, che quindi non sono reali e non sono te.
Puoi imparare a osservare i pensieri negativi nel momento in cui emergono, lasciare che siano lì per un po’, e poi, semplicemente, guardarli mentre evaporano davanti ai tuoi occhi. Quando questo succede, può verificarsi una cosa straordinaria: il vuoto che rimane ti da un senso profondo di felicità e di pace.
Scoprire gli effetti positivi della mente
Ricongiungersi con il proprio sè. Circa sette anni fa, una delle mie amiche più preziose, m’introdusse ad un cammino di meditazioni. Inizialmente trovai veramente difficile approcciarmi a questa tecnica, la mia mente creava ostacoli e per me era complicato trovare il tempo per ricongiungermi col mio essere più profondo.
Dopo poco tempo però, capii che gran parte della sofferenza nella mia vita era dovuta a questa parte della mente che costantemente confrontava, giudicava, temeva. Mi resi conto che, come ci indicano i saggi della meditazione, quando riusciamo a vivere il momento presente senza giudicare quello che sta avvenendo, stiamo bene.
Vivere nel presente vuol dire utilizzare i nostri sensi in modo più vivido, di conseguenza essere grata per avere delle esperienze così belle. Quando riuscivo a vivere nel presente non mi preoccupavo per i problemi futuri, a tal punto da pensare che i problemi non esistono. Nel momento in cui sono in difficoltà, se lo vivo al presente sono impegnata a risolvere la situazione e quindi non è un problema, mi accingo a utilizzare le risorse nel miglior modo possibile. Altro elemento che mi ha cambiato la vita è stato rendermi conto che trascorrevo molto tempo a preoccuparmi di come evitare certe situazioni che avrebbero potuto crearmi sofferenze. Anche i miei pazienti ragionano spesso così.
Come investiamo il nostro tempo?
Noi trascorriamo molto del nostro tempo a preoccuparci di situazioni che non si realizzeranno mai come le pensiamo. Quindi la maggior parte della nostra infelicità è dovuta più ai nostri pensieri che alla realtà che stiamo vivendo. Anche questa considerazione mi aiutò a voler imparare a vivere sempre di più nel momento presente.
La presenza mentale nasce spontanea dalla modalità dell’essere, quando impariamo a prestare deliberatamente attenzione alle cose come sono in realtà, nel momento presente e senza giudicarle.
“Con la consapevolezza vediamo il mondo così com’è non come ci aspettiamo che sia, vogliamo che sia o temiamo che potrebbe diventare.”
Con queste parole, Jon Kabat-Zinn, il padre della Mindfulness, ci illustra la possibilità di vivere intensamente tutte le nostre esperienze, diventando consapevoli dei nostri pensieri.
La pratica costante della meditazione ci porta a vivere sempre di più la quotidianità nella presenza mentale, disinnescando il nostro “pilota automatico”.
Alla prossima istantanea…