Si stupiscono sempre i miei amici quando dico che i problemi non esistono, perché la mia filosofia è che se abbiamo una difficoltà, possiamo cercare di superarla nel momento in cui si presenta, senza farla diventare “un problema”.
Diverso è quando iniziamo a pensare che in un prossimo futuro avremo un problema. Come, ad esempio, è successo a livello nazionale l’estate scorsa, quando in tv e sui giornali ogni preannunciavano che in autunno ci sarebbe stata una nuova ondata di Covid 19.
Questo modo di anticipare i fatti è nocivo per noi, perché non possiamo essere così sicuri di quello che succederà davvero. Nell’estate, quando i dati erano confortanti, avevamo tutti bisogno di rigenerarci dallo stress subito in primavera, ma il martellamento mediatico sulla possibile seconda ondata ha alimentato stress e preoccupazione.
Infatti vivere con la testa immersa a pensare ai problemi che verranno, ci porta sofferenza e perdita di molta energia, quella che ci potrebbe invece essere utile nel momento in cui siamo effettivamente coinvolti nelle difficoltà del momento.
Eckhart Tolle nel libro “Come mettere in pratica il potere di adesso”, a proposito dei problemi scrive:
“Tutti i problemi sono illusioni della mente.
Focalizzati sull’adesso e dimmi che problemi hai in questo momento. Non ricevo nessuna risposta perché è impossibile avere un problema quando l’attenzione è completamente concentrata sull’adesso. Si tratta soltanto di una situazione che dev’essere affrontata o accettata, perché farne un problema?
La mente inconsciamente ama i problemi, perché ti danno una sorta di identità.
E’ normale ed è folle. Problema significa che ti stai soffermando mentalmente su una situazione senza che ci sia una reale intenzione o possibilità di intraprendere un’azione adesso e che la stai facendo diventare inconsapevolmente parte del tuo senso di identità.
Ti lasci talmente travolgere dalla tua situazione esistenziale che perdi il senso della vita dell’essere. Oppure porti nella mente il peso folle di centinaia di cose che dovrai o potrai fare in un futuro, invece di focalizzare la tua attenzione sull’unica cosa che puoi fare adesso.
Quando crei un problema provochi dolore. Tutto quello che serve è una semplice scelta, una decisione, a prescindere da quello che accade. Io non causerò più dolore a me stesso, non creerò più problemi. Sebbene si tratti di una scelta facile e anche radicale non potrai veramente compierla se non sarai stufo di soffrire, se non ne avrai veramente abbastanza e non potrai prendere questo tipo di decisione se non accedi all’adesso.
Se non crei più dolore a te stesso, allora non lo fai nemmeno agli altri. Inoltre smetti di contaminare la nostra Terra meravigliosa, il tuo spazio interiore, la psiche umana collettiva con la negatività dei problemi che crei.
Nel caso in cui ora si presentasse una situazione da gestire, le tue azioni saranno lucide e incisive se derivano dalla consapevolezza del presente. Con ogni probabilità saranno anche più efficaci. Non rappresenteranno una reazione sorta dal condizionamento passato della tua mente, bensì una reazione intuitiva alla situazione.
In altre circostanze nelle quali la mente è legata al tempo tenderebbe a reagire, troverai più efficace non fare nulla e rimanere concentrato sull’adesso”.
Queste parole di Eckhart Tolle descrivono bene la mia situazione in passato, infatti mi ritrovavo spesso a preoccuparmi di cosa mi poteva accadere nella vita.
Ora, quando qualcuno mi fa presente che si potranno presentare dei problemi, non mi faccio coinvolgere e non alimento la discussione, perché sono fiduciosa del fatto che se ci sarà una situazione difficile da affrontare, sarò in grado di trovare la soluzione migliore per superarla con lucidità ed energie giuste.
E’ inutile sprecare energia ad anticipare nella nostra testa un dialogo con un collega o un capo, con botta e risposta e tutta l’ansia collegata, perché non possiamo assolutamente sapere come andranno realmente le cose.
Anzi, arrivare davanti alla persona che temiamo senza tutto il carico di aspettative auto create, ci aiuterà ad affrontare la questione con più distacco, a mantenerci lucidi, a rispondere invece di reagire. Quindi sono d’accordo con Tolle quando dice che anticipare i problemi crea sofferenza inutile.
Spesso infatti le cose non vanno come noi ce l’eravamo immaginate, la realtà ci sorprende ribaltando le nostre più fosche aspettative.
Quindi tutte le ore passate a rimuginare su scenari neri a cosa sono servite?
Sono servite sicuramente a portare stress, a farci diventare più fragili, a somatizzare e ad aumentare la possibilità di ammalarci maggiormente, così come mi accadeva in passato.
Viviamo nell’adesso, godiamoci il momento presente, dedicando mente e cuore all’attività che stiamo svolgendo e coltiviamo la fiducia che sapremo tutelare noi stessi al meglio in qualsiasi situazione ci capiterà.
Alla prossima istantanea