Qualsiasi cosa noi facciamo, si realizza grazie ad un’intenzione.
Se, ad esempio, decidiamo di aprire e chiudere una mano, lo possiamo fare se dal nostro cervello parte l’intenzione di farlo. E’ così infatti che la realtà che noi viviamo si realizza, grazie ad una sincronizzazione che avviene nel nostro cervello.
Nel libro “Le coincidenze“, Deepak Chopra spiega quanto la nostra intenzionalità sia importante per realizzare la nostra vita e la nostra felicità. Egli scrive:
“La realtà fisica non esisterebbe se non fosse per l’intenzione, che attiva la correlazione sincronizzata non locale nel cervello. In qualsiasi momento avvengano la cognizione o la percezione della realtà fisica, le regioni del cervello mostrano <un incastro chiuso di frequenze e fasi> dei modelli di attivazioni dei singoli neuroni.
Si tratta di una sincronizzazione non-locale su una frequenza di 40 hertz (40 cicli al secondo), cioè di una rimodulazione del segnale, elemento fondamentale della capacità cognitiva senza il quale non riusciremmo a vedere una persona, una casa, un albero, una fotografia così come ci appaiono.
Se non si verificasse la trasformazione del segnale, noi percepiremmo solo un insieme di macchie bianche e nere, linee confuse, ombre più o meno scure.
Il nostro cervello percepisce infatti gli oggetti come segnali elettromagnetici intermittenti, e solo la sincronizzazione organizzata dell’intenzione traduce punti e linee vaghe, scariche elettriche, luci e ombre in un intero, una gestalt che crea un’immagine del mondo come esperienza soggettiva.
In qualità d’intelligenza non-locale, noi etichettiamo tale esperienza come suono, struttura, forma, sapore o odore e creiamo così l’oggetto fisico all’interno della nostra coscienza individuale.
Con l’intenzione creiamo una realtà equilibrata
Il mondo è simile ad una macchia di Rorschach, che noi trasformiamo in un universo di oggetti materiali, grazie alla sincronizzazione orchestrata dall’intenzione.
La realtà, prima del gesto, dell’osservazione, così come il sistema nervoso prima del desiderio o intenzione di osservare qualcosa, esistono come un campo caotico non lineare e dinamico (in continuo mutamento) di attività in una condizione di non-equilibrio.
Quindi l’intenzione organizza in maniera sincronistica queste attività notevolmente variabili, a prima vista caotiche e non legate fra loro, dando vita a un sistema dinamico, ben ordinato e capace di congegnarsi da solo”.
Ci diventa chiaro quanto l’intenzione sia fondamentale per capire che direzione vogliamo dare alla nostra vita, quale desideri abbiamo, così da poterci concentrare su di essi al fine di realizzarli.
Quando invece la mente automatica prende il sopravvento, proiettandoci un sacco di paure a cui andiamo dietro, perdiamo di vista ciò che desideriamo e vogliamo realizzare.
I nostri desideri possono realizzarsi se manterremo costantemente l’intenzione su di essi.
Alla prossima istantanea