Voglio prendere spunto dal libro di Jon Kabat-Zinn, “Dovunque tu vada ci sei già”, per parlare ancora del nostro pensiero che:
“se diventa pervasivo sopprime le altre sfaccettature della nostra personalità, soprattutto a danno della consapevolezza.
La consapevolezza non è uguale al pensiero, è una qualità che lo supera sebbene ne faccia uso, rispettandone la validità e la forza.
Può essere considerata come un recipiente che trattiene e incorpora il pensiero aiutandoci a vedere e a conoscere i nostri pensieri come tali, impedendoci di considerarli una realtà”.
Noi siamo abituati ad identificarci con il nostro pensiero, per questo è importante allenare il muscolo della consapevolezza.
Essere presente a me stesso, stando nel qui e ora mi aiuta ad essere consapevole.
Se sono consapevole posso scegliere
Se entro invece negli automatismi del mio pensiero non posso più scegliere. Il pensiero è una risorsa se sono consapevole, sennò può diventare la nostra prigione.
Jon Kabat-Zinn utilizza una metafora interessante per una mente consapevole:
“come una pentola che contiene i vari ortaggi spezzettati, consentendo che cuociano formando un tutto, il minestrone. Questa è una pentola magica, perché cuoce senza che si debba fare nulla, nemmeno accendere il fuoco.”
Se siamo consapevoli sappiamo dove portare maggiormente la nostra energia e la nostra attenzione e dove, invece, sorvolare. La magia è essere presenti perché possiamo scegliere e andare nella situazione che vogliamo.
Porterò più energia dove mi interessa.
“Non si deve far altro che rimescolare i frammenti rimanendone consapevoli. Qualsiasi cosa si presenti alla mente e al corpo, viene versato nella pentola diventando un ingrediente della minestra”
La consapevolezza non è il pensiero positivo
La consapevolezza inoltre è più importante del pensiero positivo, perché con la consapevolezza non devo andare ad alterare e accentuare dei pensieri che non sono in sintonia con la mia consapevolezza.
Consapevolezza non vuol dire solo avere pensieri positivi, anzi rivolgendoci al nostro interno portiamo l’attenzione anche alle situazioni che ci fanno soffrire, perché è importante riconoscerle.
Su questo dice: “Dimorare tranquillamente in noi stessi ogni giorno, anche solo per breve tempo, ci permette di prendere contatto con ciò che di più reale alberga dentro di noi e che più frequentemente viene trascurato o non sufficientemente sviluppato .
Quando riusciamo a rimanere concentrati su noi stessi, anche per brevi periodi di tempo, di fronte agli stimoli esterni, senza sentire la necessità di rivolgerci altrove per qualcosa che ci completi o ci renda felici, possiamo sentirci come a casa nostra, indipendentemente da dove ci troviamo, in pace con le cose così come sono, un momento dopo l’altro”.
Portare l’attenzione al nostro interno ci dà un senso di pace, anche se in quel momento devo analizzare uno stato d’animo meno gioioso. Se però io riesco a stare dentro la mia tranquillità, posso assorbire e posso accettare andando verso un senso di pace.
A proposito di questo ci consiglia un esercizio: “La prossima volta che provi un senso di insoddisfazione, di privazione, o ti sembra che le cose non ti vadano per il verso giusto, rivolgiti all’interno, come esperimento. Cerca di percepire l’energia di quell’attimo, invece di prendere una rivista o distrarti da quel momento.
Siediti e immedesimati nel tuo respiro, anche solo per pochi minuti, non cercare niente altro e stai in quella situazione, stai con te.
Non condannare e non darti dei demeriti se pensi che qualcosa sia andata male e non devi nemmeno dire adesso entro in me stesso, semplicemente siediti e basta. Lascia le cose così come stanno”.
Per le prime volte, quando non sappiamo cosa voglia dire stare nella consapevolezza, l’esercizio è “sto”, mi siedo e sto con quello che c’è, non lo faccio per cercare a tutti i costi un senso di pace per l’insoddisfazione che sto provando in quel momento lì.
Non devi scappare da te stesso. Nel tempo vedrai che questo modo di “stare” ti aiuterà ad accettare quello che c’è e, sempre di più, a non avere paura di quello che si presenta nella tua vita.
Questo, giorno dopo giorno, ti porterà ad avere un senso di pace e di serenità.
Alla prossima istantanea