Da quando c’è la pandemia per il Covid, ognuno di noi ha perso qualcosa, non solo in termini di vite umane, ma anche di affetto, contatto umano e libertà. Tante persone tendono a deprimersi, è aumentato l’utilizzo degli psicofarmaci.
Anche io ho subito delle perdite, ma ho imparato a cercare di trarre qualcosa di positivo dalle situazioni che non mi creano benessere, ma che devo accettare. Un vantaggio che ho trovato è che ho potuto rallentare un pochino i miei ritmi, soprattutto nel tempo libero.
Da una parte mi manca la libertà di spostarmi e vedere amici come facevo prima, dall’altra però ho maggiori occasioni di stare con me stessa. Questi appuntamenti con me stessa, di meditazione e di auto osservazione mi stanno aiutando ad aumentare la mia consapevolezza.
La corrente sotterranea di consapevolezza
Eckhart Tolle, nel libro “Tutt’uno con la vita” scrive:
“La vita di molte persone è piena di cose, cose materiali, cose da fare e cose a cui pensare. La coscienza della dimensione dello spazio significa che, oltre ad avere una coscienza delle cose, che è la percezione dei sensi, dei pensieri, delle emozioni, vi è una corrente sotterranea di consapevolezza.
La consapevolezza implica che voi siate, non solamente consapevoli delle cose, degli oggetti attorno a voi, ma anche coscienti di esserne coscienti. Quando voi sentite una vigile quiete interiore di sottofondo, mentre le cose accadono su un piano superficiale, questo è proprio quello che è.
Questa dimensione è lì in ognuno di noi, ma la maggior parte delle persone ne è completamente inconsapevole. La consapevolezza dello spazio rappresenta non soltanto la liberazione dall’ego, ma anche dalla dipendenza dalle cose di questo mondo, dal materialismo e dalla materialità. E’ la dimensione spirituale che può dare il vero senso trascendente del mondo.
Queste parole ora le comprendo bene, mentre inizialmente gli scritti di Tolle non li trovavo molto facili da capire. Mi identifico in queste parole, ora infatti mi sento più tranquilla perché sono consapevole di ciò che vivo momento per momento.
Questo essere consapevole mi aiuta a direzionare sempre più la mia attenzione. Quando mi accorgo che la mia mente rimugina su pensieri di cose passate o future, in breve tempo la mia coscienza vigile mi aiuta a non alimentare i pensieri che mi creano sofferenza.
Per fare questa opera di attenzione e consapevolezza ho bisogno di rallentare, di vivere con maggior lentezza. Tutte le situazioni che reputo comunque molto importanti, come le occasioni di divertimento e di incontri con amici, in questa fase della mia vita non le sento così necessarie.
Non mi sto disinteressando dei miei amici, anzi li ho sempre nei miei pensieri, però avendo un lavoro quotidiano basato sulla relazione con molte persone, nel mio tempo libero ho bisogno di avere dei momenti per stare con me stessa.
Anche le cose materiali ora per me sono un po’ meno importanti che in passato.
In questo momento il mio obiettivo prioritario è ampliare la mia coscienza, essere sempre più presente.
Espandendo la nostra coscienza il nostro approccio alla vita si modifica: l’ansia e le tensioni si riducono, gioiamo per le piccole cose, le nostre relazioni migliorano, riusciamo ad ascoltare e a realizzare i nostri desideri e a riempire sempre di più la nostra vita di felicità.
Alla prossima istantanea