Essere in grado di osservare consapevolmente i nostri pensieri, ci aiuta anche a notare le coincidenze che capitano nella quotidianità.
Esse ci possono indicare una determinata strada da seguire, che magari la nostra mente non aveva preso in considerazione, ma che invece, una volta intrapresa, risulta essere la strada migliore per noi.
Nel libro “Nulla succede per caso. Le coincidenze che cambiano la nostra vita” di Robert H. Hopcke, psicoterapeuta di formazione junghiana, possiamo leggere una definizione dello stesso Jung.
“un evento sincronistico è una coincidenza dotata di un significato soggettivo per la persona coinvolta. Trattandosi di elementi soggettivi, ciò che un individuo ritiene significativo, potrà essere privo di significato agli occhi di un altro”.
L’autore ci dice che noi spesso non notiamo le coincidenze, perché siamo immersi in una cultura causale.
“Usiamo molto il pensiero causa-effetto, che ci dà l’illusione di avere un potere assoluto su ciò che ci circonda e rafforza in noi la sensazione di controllare il nostro destino, fornendo una versione piuttosto lusinghiera per il nostro Io, per il nostro Ego.
Invece il modo diverso di pensare, secondo l’approccio della sincronicità, consente di fare i conti con la possibilità che eventi casuali siano significativi e non semplicemente privi di significato. Questa idea può rivelarsi un brutto colpo per il nostro Io, poiché mette in dubbio la sensazione di potere e di controllo assoluto che noi tutti creiamo per noi stessi.
La possibilità che accadano a noi eventi acausali, incontrollabili e in grado di avere effetti profondi, suscita una certa ansia”.
Mi hanno fatta riflettere queste parole, perché prima di incontrare la meditazione ed imparare ad avere un atteggiamento più accettante nei confronti degli eventi della vita, con i miei pensieri cercavo degli escamotage per andare nella direzione che mi ero data.
Ora invece, quando mi capita un evento che non avevo previsto, cerco di non opporre resistenza e sto a vedere dove questa nuova situazione mi porterà.
Ho sostituito la fiducia e la curiosità al controllo, dovuto alla paura, e così trovo anche la vita più stimolante.
Inoltre, da quando osservo le coincidenze e mi affido, sempre più spesso mi stanno capitando cose belle e inaspettate.
L’invito che faccio a tutti è quello di provare a portare l’attenzione sulle coincidenze significative per noi e, parallelamente, provare a lasciare andare le resistenze e la paura nei confronti delle novità.
In questo modo vivremo nel flusso della vita e chissà che non appaiano cose interessanti e sorprendenti per la nostra evoluzione e crescita.
Alla prossima istantanea