Quanti di noi desiderano vivere nell’abbondanza? Immagino tutti!
Purtroppo però siamo più abituati a guardare quello che ci manca, piuttosto che quello che abbiamo già, quello che ci è andato storto nella giornata o nella vita, rispetto alle cose belle che abbiamo vissuto, che però diamo per scontate.
Questo atteggiamento influenza il nostro cervello che è plastico e si modifica in base ai pensieri che facciamo. Come per la salute, anche l’avere o meno abbondanza, che sia di denaro, di affetti o di oggetti è conseguenza dei nostri pensieri.
Il detto “piove sempre sul bagnato” ci descrive molto bene la situazione in cui l’abbondanza arriva a chi già ce l’ha. E non è solo questione di fortuna o del caso.
Infatti, gli studi sulle neuroscienze, confermano il fatto che attraverso i nostri pensieri, influenziamo la nostra realtà.
Joe Dispenza su questo scrive: “il cervello è un complicato sistema di elaborazione dati, che in caso di bisogno ci mette in grado di raccogliere, elaborare, immagazzinare, rievocare e comunicare informazioni nel giro di pochi secondi. Come anche di prevedere, ipotizzare, rispondere, esprimere un comportamento, pianificare e ragionare”.
Il cervello ha una fonte enorme di capacità e risorse, ma è importante utilizzarlo consapevolmente, arrivando a depotenziare gli automatismi che abbiamo imparato e che non sono più vantaggiosi per noi.
Grazie ad alcuni studi, si è visto che noi rispondiamo ad un evento esterno in sette secondi, attivando una parte inconscia che a stimoli simili ci fa rispondere velocemente con una modalità già conosciuta, grazie a circuiti cerebrali consolidati.
Quando riusciamo a rallentare la nostra risposta, scegliamo accuratamente di agire in base agli stimoli di quel momento e non attraverso vecchie abitudini.
“Ogni volta che ci succede qualche cosa, quando facciamo una nuova esperienza, il cervello crea nuove connessioni sinaptiche per formare nuovi schemi, o reti neuronali.
Questo succede a qualsiasi età. Quando utilizziamo nuovi circuiti, in nuovi modi, modifichiamo la rete neurale del cervello perché si attivi secondo nuove sequenze”.
Joe Dispenza sottolinea che noi possiamo utilizzare sia una parte conscia che una inconscia e che quando rispondiamo con la parte inconscia, più automatica, non riusciamo a modificare i comportamenti che vorremmo cambiare.
Se siamo più connessi con un senso di privazione e mancanza probabilmente noteremo maggiormente ciò che non abbiamo rispetto alle “ricchezze” che la vita ci dà quotidianamente. Quindi è fondamentale essere consapevoli dei propri pensieri.
Alla luce di queste conoscenze sull’incessante feedback tra pensieri, circuiti neuronali, e corpo, sono stati fatti vari esperimenti. In uno di questi studi sono stati creati due gruppi di persone che non sapevano suonare il pianoforte e ad entrambi sono stati assegnati degli esercizi per cinque giorni, due ore al giorno, per imparare a suonare la tastiera con una mano sola.
Ciò che differenziava un gruppo dall’altro è che il primo gruppo si esercitava sulla tastiera, mentre l’altro se lo immaginava solamente. Al termine dell’esperimento, grazie ad una risonanza magnetica, si è visto che le persone dei due gruppi avevano sviluppato gli stessi circuiti cerebrali ed entrambi erano in grado di riproporli allo stesso modo sulla tastiera.
E’ come se per il cervello non ci sia differenza tra l’oggetto concreto e quello virtuale, quindi possiamo decidere noi quali circuiti potenziare, per poter raggiungere i nostri obiettivi.
Tornando al proverbio “piove sempre sul bagnato”, esso contiene una grande saggezza: il pensiero di abbondanza attira nuova abbondanza, chi non si preoccupa di essere nella mancanza, ottiene sempre di più nella vita. Questo proverbio sottolinea come al ricco spesso arrivino altre ricchezze.
Esattamente come abbiamo visto per la salute, quando compaiono i primi sintomi leggeri di una malattia che conosciamo già, proviamo a connetterci al nostro potere di guarigione invece di pensare: “ecco adesso mi verrà l’influenza” e il nostro corpo ci seguirà guarendo velocemente.
Alla prossima istantanea