Mi sembra importante riparlare delle nove funzioni della regione prefrontale del cervello che il dr. Daniel Siegel, psichiatra e autore del libro “Mappe per la mente”, spiega come possano venire rinforzate con la pratica della meditazione.
Esse sono: “ regolazione dell’organismo, comunicazione sintonizzata, equilibrio emotivo, modulazione della paura, flessibilità di risposta, insight, empatia, moralità, intuizione”.
Queste nove funzioni prefrontali mediali sono il risultato dell’integrazione neurale. Le scoperte descritte indicano che la mindfulness, l’attaccamento sicuro, la salute mentale e il vivere con saggezza e gentilezza possono scaturire dall’integrazione neurale e, a loro volta, servire a coltivarla.
Quindi la pratica di consapevolezza mindful ha una natura profondamente integrativa. Con la creazione intenzionale di questo tipo di consapevolezza è possibile, attraverso la focalizzazione dell’attenzione, favorire il collegamento di aree cerebrali differenziate e rendere più empatiche le relazioni interpersonali”.
Quindi, è terapeutica anche in una situazione di deprivazione di sicurezza nella relazione madre-bambino, che come da studi del dr. J. Bowlby, è un trauma considerato poco rimarginabile.
Il figlio di una coppia che non ha saputo creare una base sicura come relazione, fa sì che questo individuo da grande possa avere problemi emotivi come la non fiducia, avere difficoltà a stare in una coppia, fino a problemi più gravi.
Mi è sembrato importante questa ricerca scientifica che dice che con la mindfulness noi possiamo andare a riparare questi circuiti.
“Possiamo ipotizzare che la persona che raggiunge questa maggiore capacità di sintonizzazione interiore, stia attingendo a questi meccanismi neurali che sono alla base della sintonizzazione interpersonale. Pertanto la consapevolezza mindful, che scaturisce dal tempo dedicato alla nostra interiorità, favorisce di fatto lo sviluppo dei meccanismi neurali necessari per l’empatia e la compassione nei confronti degli altri”.
Viene confermato che la meditazione, o questa capacità mindful, di portare attenzione a noi stessi, nella nostra parte più profonda, non solo ripara e ci rende più equilibrati, ma migliora il nostro atteggiamento verso gli altri e ci rende più empatici.
In questa società è molto importante coltivare l’empatia. A volte abbiamo dei moti di stizza di cui possiamo pentirci, perché non erano cose importanti. Se noi impariamo ad essere più riflessivi sapremo gestirli meglio e andare meno nel reattivo.
La nostra attenzione influenza il nostro cervello
Un altro concetto importante di questo libro è che la nostra mente funziona meglio in base a quanto focalizziamo l’attenzione.
“Noi siamo la nostra attenzione, con la focalizzazione della nostra attenzione possiamo influenzare l’eccitazione neuronale, quindi possiamo affermare che la mente è attenzione e che ciò che facciamo con la mente può cambiare la struttura del cervello”.
Questo concetto mi ha ricordato le varie teorie della fisica quantistica. Più io focalizzo l’attenzione insieme alla mia energia e più attiro delle situazioni a me congeniali.
Alla prossima istantanea